C'era una volta un founder europeo in Silicon Valley 💫
Una storia ironica sul classico percorso del founder che sogna la Silicon Valley, si gasa di brutto dopo le prime due settimane di viaggio, ma poi fatica a concretizzare
Il buon Tommaso torna sui nostri schermi perché qualche giorno fa mi ha condiviso una bozza di un contenuto che voleva pubblicare su Twitter (che oggi è live qui) e mi ha fatto così ridere che gli ho chiesto se potevo riproporlo in italiano sul Dojo.
Lui mi ha risposto:
In questa storia ironica Tommaso racconta il classico percorso del founder italiano (ma anche europeo in generale) che sogna la Silicon Valley, si gasa di brutto dopo le prime due settimane di viaggio, ma poi fatica a concretizzare. Perché per quanto in Silicon Valley tutto sembri possibile, fare in modo che le cose accadano effettivamente proprio a te è tutta un’altra storia.
Ma non sentitevi direttamente chiamati in causa: “I personaggi e gli eventi rappresentati in quest'opera sono frutto dell'immaginazione dell'autore. Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o a persone reali è puramente casuale."
Anche se:
Premessa di Tommaso:
Avendo visto decine di founder passare attraverso questo percorso — e avendo vissuto parti di questa storia personalmente (con grande fatica) — ho pensato potesse essere utile per chi inizia questo viaggio conoscere le tipiche fasi che attraversano quasi tutti. Questa è la media, ma purtroppo la media non ce la fa. Questa è la realtà. La mia speranza è che condividendo questa storia, i nuovi giovani founder possano arrivare più preparati!
C'era una volta un founder italiano in Silicon Valley 💫
Pieno di entusiasmo, il nostro eroe prende il primo volo per la Silicon Valley per un viaggio di due settimane. È il suo primo viaggio in America dopo una vacanza con i genitori a New York quando aveva 12 anni. Ha letto troppo a lungo di questa magica Silicon Valley su internet. È ora di vedere com’è davvero!
Fase 1 - Quasi miliardario
Appena atterrato, va a fare foto davanti al garage di Steve Jobs e al campus di Google. È un sogno. APPLE è nata qui! Proprio in questo garage!
Dopo aver realizzato che, a parte questo, nei sobborghi della Silicon Valley non c'è altro da vedere, è tempo di spostarsi a San Francisco, dove si trova la maggior parte della vita sociale.
Dopo un paio di eventi di networking, inizia a sospettare che ci sia davvero qualcosa di diverso in questo posto. In pochi giorni, ha già incontrato decine di ventenni che hanno lasciato l’Università e hanno raccolto milioni di dollari o hanno startup con milioni di fatturato.
“Ma siete tutti matti? Questo posto non è il mondo reale!!”
Ha anche l'opportunità di chiacchierare con qualche famoso investitore o imprenditore miliardario. Il successo e le persone incredibili sembrano così facili e accessibili qui. E tutti sono incredibilmente positivi e disponibili, senza chiedere nulla in cambio!
Tutto ciò non ha niente a che fare con quello a cui è abituato a vedere in Europa.
L'entusiasmo è alle stelle.
Fase 2 - Rientro a casa, riorganizzazione delle idee
Dopo aver stretto centinaia di mani e collegato su LinkedIn altrettante persone, il primo viaggio nella Silicon Valley è finito. Il nostro eroe si rende conto che ci sono molte cose da studiare e molte altre da migliorare sulla sua startup. Il livello delle persone in Silicon Valley è davvero incredibilmente alto, ma ora tutto sembra così fattibile e vicino!
Appena tornato a casa, inizia a raccontare a tutti quanto sia incredibile la Silicon Valley — ma così assurda che che non possono capire! E ora ha un sacco di lavoro da fare per tornarci tra qualche mese.
Tutti lo guardano come se avesse perso la testa.
Fase 3 - Massimizzare l’ESTA
Nei 2 o 3 mesi successivi, il nostro eroe avrebbe dovuto fare progressi sulla sua azienda. Invece, ha principalmente guardato interviste su YouTube di imprenditori e investitori della Silicon Valley.
Diventare miliardario non è mai stato così vicino.
Dopo mesi passati a mettere like ai meme su Twitter e a guardare interviste su YouTube a tempo pieno, è il momento di organizzare un viaggio di 89 giorni in Bay Area.
L'obiettivo? Raccogliere almeno $2-3 milioni come tutti i suoi nuovi amici founder della Valley (perché è quello che fanno tutti qui) e trasferirsi ufficialmente!
Il founder è di nuovo al controllo di frontiera con un livello di adrenalina mai sperimentato prima.
Alla frontiera:
Agente: “Quanto intende restare, sir?”
Founder: “89 giorni”
Agente: “Mh... Ok, cosa fa qui?”
Founder: “Sono qui per lanciare la mia startup!”
Agente: “Ok... unemployed. Noted. Sir, ho bisogno che mi segua.”
Viene arrestato e interrogato per quattro ore in una stanza buia.
Fortunatamente, essendo solo la seconda visita negli Stati Uniti, alla fine lo lasciano entrare. Il sogno non è iniziato esattamente come previsto. Questi americani non scherzano al border dopotutto! Ma ora è dentro. Nel posto più speciale del paese più grandioso del mondo.
Lo spettacolo può iniziare!
Fase 4 - Fundraising
Il founder inizia a mandare messaggi a tutte le persone incontrate durante il primo viaggio.
“Ehi, ti va un caffè? Sono tornato!”
Il nostro founder usa tutti gli incontri con persone random per affinare il pitch e parlare con qualche angel investor o VC intern che gli è stato presentato.
Dopo un mese, sta cominciando ad arrendersi: come solo founder senza competenze tecniche, è difficile raccogliere anche un solo dollaro qui. E non vuole investitori fuori dalla Valley, perché la mentalità è così diversa! “Parlare con le persone in Italia è come carta vetrata sul cervello.”
Siamo a 55 giorni prima che scada l'ESTA.
È ora di trovare…
Fase 5 - Il co-founder 'esotico'
Il nostro eroe tenta la Y Combinator Co-founder Matching platform.
Dopo tre settimane di conversazioni con persone random, trova un tipo indiano simpatico, che sembra competente, con tutti i bollini giusti sul CV e pure divertente. Ha lavorato in una startup hot qui a San Francisco e stava già lavorando su qualcosa di simile.
“Lavoriamo insieme per un mese e vediamo come va!”
Nel frattempo, i risparmi personali del founder stanno andando a zero alla velocità della luce. La soglia di povertà qui nella Bay Area è pur sempre di $130,000 all'anno! E la sua famiglia non sembra così felice di supportare finanziariamente questa missione. Ma è solo questione di settimane, pensa il founder, perché:
“Questo co-founder è esattamente il tipo di persona che piace agli investitori!”
“Ho anche bisogno di un po' di validazione a casa,” pensa, “avere un co-founder internazionale suona come un lavoro vero adesso. Mamma sarà fiera!”
Ora è tutto fantastico.
Beh, tutto tranne che...
“Sono passati quattro giorni dall’ultima volta che il mio co-founder indiano ha risposto ai miei messaggi. Strano, lavorare insieme stava andando alla grande! Gli piacevo davvero! Forse ha avuto qualche problema a casa?”
7 giorni di ESTA rimasti.
“Shit. Non posso tornare a mani vuote. A casa tutti mi chiederanno cosa sto facendo. Non lo so, ok? Oh… aspetta… mi è venuta un’idea…”
Fase 6 - Isole Canarie
Il nostro eroe è quasi in bancarotta. Ma c'è un'ultima speranza per estendere molto la runway e capire cosa fare. Bali o le Isole Canarie! Il paradiso dei nomadi digitali.
“Il piano è restare qui finché non trovo il modo di far funzionare questa startup. E quando ho qualcosa di più concreto per le mani, tornerò in Silicon Valley.”
Nel frattempo, è passato quasi un anno, e l’idea iniziale basata sull'hype del momento ha ora 10 competitor identici che hanno raccolto tra i $30 e i $100 milioni ciascuno.
“Ok, competere in questo settore non sembra più così fattibile. Ma per fortuna ho visto tutti quei video su YouTube. È il momento di…”
Fase 7 - Pivot!
La nuova location esotica è fantastica. Ma dopo qualche settimana, la realtà si fa sentire:
Il crollo mentale e finanziario è vicino.
Tutte le nuove idee non sembrano abbastanza buone.
Ed è praticamente impossibile testarle perché siamo a 20.000 km e 9 ore di fuso orario di distanza da qualsiasi potenziale cliente reale. È difficile parlare con loro, e quando riesco a parlarci per 15 minuti, non mi prendono sul serio.
La mia convinzione era bassa. Ma dopo queste prime chiamate, ora lo è persino di più.
E sì, oggettivamente parlando, non so niente di questo settore.
Nel frattempo, dopo un paio di mesi di esplorazione, il conto in banca è pericolosamente vicino allo zero.
È passato un anno dal primo viaggio a San Francisco. Vivere il sogno non è un lavoro. È una grande esperienza, certo, ma è costosa.
Il burnout è ormai troppo pesante. È tempo di…
Fase 8 - Trovarsi un lavoro
A questo punto, il nostro eroe inizia a lucidare il curriculum e il profilo LinkedIn e a fare colloqui per un lavoro.
PwC o questa startup europea early-stage?
Finisce per diventare BDR in una startup Italiana che ha raccolto un buon seed round.
“Silicon Valley, torno presto, promesso!”, dice.
Non succederà.
Vita e carriera cominceranno a prendere una loro forma in Europa, e sarà sempre più impossibile uscirne.
Ma sarà una bella vita comunque.
“All I Want To Know Is Where I'm Going To Die So I'll Never Go There!” -Charlie Munger
Bravi Irene e Tommaso. Io ricordo sempre una della frasi che Marietti e Palladino mi dicevano: keep going! Lo so, la Silicon Valley è per pochissimo ma allo stesso tempo aperta a tutti. E tutti—io incluso—siamo passati da questa fase del turismo imprenditoriale che ti carica al 1000%, per poi ripiombarti nella realtá meno esaltante di tutti i giorni in Italia. Pero ricordate, keep going. Non si molla mai e la strada si trova sempre.
Illuminate come sempre.
Manca una seconda parte con qualche buon consiglio (oltre tutti quelli che già troviamo sul Dojo) per prevenire o evitare questa brutta storia vista mille volte.