Come cambia la strategia di raccolta con le valutazioni ai massimi storici
A che valutazione conviene raccogliere il seed round? Un annetto fa dicevamo certe cose, ma ora... In un mondo che cresce velocemente le tecniche stanno cambiando tutte a favore dei founder.
Questo sarà un articolo breve e pratico per trasmettervi in pochi minuti come la strategia di raccolta cambia in un mercato dove c’è sovrabbondanza di capitale.
Se volete approfondire i temi legati alla raccolta pratica di un Seed round abbiamo aperto le iscrizioni per il prossimo incontro delle Silicon Valley Dojo Series, che si terrà il 16 novembre e sarà intitolato “Metriche, crescita e tempistiche per chiudere un Seed round in Silicon Valley”.
Parleremo del tema dal punto di vista di un investitore: cosa cercano gli investitori al Seed round, le metriche fondamentali che dovete avere sempre sotto mano, perché è importante la crescita e quali numeri servono, le tempistiche della raccolta, le tecniche per chiudere il round in poche settimane, cosa dovete chiedere ad ogni investitore prima di chiudere la call e tanti altri aspetti che possono essere interessanti per chi sta pensando di raccogliere capitale per la propria startup:
La diluizione è sempre un fattore fondamentale per il founding team di una startup e va tenuta sotto controllo attentamente.
I primi round — pre-seed e seed — in particolare possono essere i più onerosi: poco capitale raccolto in cambio di una percentuale che si attesta tra il 20-25% lasciata sul piatto. Ogni mercato e ogni geografia — sopratutto — ha i suoi standard, ma come sempre Silicon Valley si muove spesso prima di tanti altri dettando i trend che consideriamo come “standard” qualche tempo dopo.
Nel 2021 abbiamo iniziato ad assistere ad un fenomeno che, pur presente da sempre, comincia a farsi piuttosto insistente e sistematico. Se una company entra in fundraising per raccogliere X milioni di dollari, l’approccio classico è sempre stato quello di definire una valutazione — tipicamente post-money e con una SAFE — in linea con la diluizione considerata equa/accettabile, iniziare il roadshow e poi via, tutto di un fiato, fino alla chiusura del round.
Questo processo può durare giorni, settimane o mesi a seconda di quanto gli investitori sono attratti da ciò che facciamo e come lo facciamo — e come lo raccontiamo. Un round raccolto in pochi giorni dà un grosso vantaggio come founder: limitare l’entropia permettendovi di tornare velocemente a testa bassa su prodotto e clienti. Il che non è poco, perché fare fundraising distrae molto.
Come sempre la velocità nella raccolta conta e di fronte ad un pubblico hungry to invest, come quello che abbiamo oggi sulla piazza, i founder stanno velocemente cambiando metodo — a loro vantaggio ovviamente.
In particolare, prendono un 20-30% del target da raccogliere e lo collocano a disposizione dei primi investitori ad una valutazione X e se la chiusura è molto veloce, iniziano grandualmente — ma spesso neanche troppo 😵 — ad alzare l’asticella della valuation cap.
Quindi supponiamo che il nostro target sia raccogliere $2M di Seed Round e che siamo disposti a lasciare sul piatto al massimo il 20% dell’azienda. La valutazione post-money di collocamento del round sarà quindi $10M:
Qui stiamo dando per scontato che a $10M di valutazione la nostra startup sia appetibile per il mercato e che i primi sondaggi abbiano dato buoni riscontri.
Il risultato? Molto buono in generale, ma non per il periodo in cui ci troviamo. Fino ad un anno fa, nessuno si sarebbe lamentato, ma oggi le cose stanno rapidamente cambiando.
Vediamo invece un caso in cui si utilizzi una prima trance di raccolta per fare “carotaggio” dell’appetito del mercato, chiudendo poi il round con una valutazione superiore del 50% rispetto alle intenzioni iniziali:
Meglio: a parità di raccolta, la diluizione viene ridotta di un 5%. Ricordiamoci sempre che stiamo costruendo una company che un giorno varrà molto, quindi un 5% è una cifra decisamente alta. Ma spingiamoci un passo oltre, aumentando ancora la granularità della raccolta:
Alla fine avremo sempre due milioni di dollari in banca, ma la diluizione è migliorata in modo deciso: -7.17% rispetto al caso iniziale.
Queste tecniche funzionano — a costo di ripetermi — in geografie e contesti nei quali la fame di accedere al deal è molto alta e le startup hanno metriche decisamente interessanti o R&D di rilievo.
Voi direte "Forte!”. Beh, non è finita qui. Se la richiesta degli investitori continua a salire stiamo assistendo a situazioni ancora migliori — per voi 😄 — nella quali arrivati alle terza iterazione sul cap si passa direttamente ad un price round, magari ad una valutazione doppia rispetto alla SAFE del giorno prima.
Sono casi eccezionali, e moooolto rischiosi, ma capitano.
“Don’t try this at home”, come si dice 🤕…
Rimanete sintonizzati sul Silicon Valley Dojo e diteci quali sono i vostri commenti in merito:
Bellissimo articolo! Non riesco ad iscrivermi all’evento del 16 Novembre.
Avete un altro link?