Guida definitiva per le startup italiane che hanno deciso di lanciare da Silicon Valley
Volete sapere passo passo come fare? Seguiteci ed in pochi minuti avrete le idee chiare. Il resto sta a voi.
Questa guida è una versione specifica per founder della nostra famosa Guida pratica per chi vuole venire in Silicon Valley. Ha l’obiettivo di chiarire alcuni passaggi fondamentali per quei founder che sono a tanto così 🤏 dal partire.
Prima di addentrarci nei dettagli, vi diciamo velocemente che abbiamo organizzato un seminario online per affrontare proprio il problema principale per chi vuole venire in Silicon Valley: I VISTI!
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Ne parleremo il 25 ottobre dalle 18 alle 19 italiane insieme a Sophie Alcorn, una delle immigration lawyer migliori della Silicon Valley (che abbiamo anche scelto come sponsor per quest’anno!). L’incontro sarà gratuito, ma i posti sono limitati. Registratevi qui:
Molto spesso sul Silicon Valley Dojo riceviamo domande e pubblichiamo con articoli su quello che è un tema molto caro ai founder che dall’Italia sognano San Francisco.
Come facciamo a lanciare una startup in Silicon Valley partendo da zero? Anche se leggiamo tutto quello che pubblicate sul Silicon Valley Dojo e abbiamo una prima versione del prodotto, da dove si parte?
Come dicevo, il tema è molto caldo e per alcuni di voi la preoccupazione sale velocemente. Ora le preoccupazioni finiscono perché con questa guida schematica dovreste avete ”tutto sotto controllo” 🤣 — o quasi.
Vedremo di affrontare il tutto per passi in modo tale che non ci siano grandi fraintendimenti sul come e quando fare che cosa.
📍Il punto dal cui partiremo è questo:
Avete lavorato per un po’ di tempo su un’idea per un nuovo prodotto o servizio, avete una prima versione e siete giunti alla conclusione che il luogo migliore da cui far decollare e lanciare questa azienda è la Bay Area.
Vediamo i passi operativi che seguono.
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1) Quando è meglio partire per San Francisco
Se avete intenzione di avviare una startup e avete deciso che il posto giusto è la Silicon Valley, allora partite appena possibile. Fissate un viaggio di qualche settimana, prendete un biglietto aereo e partite. In questo modo inizierete a conoscere la zona e capire dove volete posizionarvi. Se i viaggi sono brevi — qualche settimana — ne servono parecchi per capire e prendere delle decisioni. Meglio se il viaggio è di qualche mese, ma in quel caso cercate di aver già deciso che volete rimanere — si tratta di capire… come 😉.
Occhio ai prezzi dei biglietti aerei, quindi prenotate con largo anticipo e scegliete compagnie che “volano sempre” — nel senso che non sono toccate più di tanto dagli scioperi in Europa — che quest’estate sono stati una maledizione. Noi in questo senso usiamo United Airlines — almeno per la tratta lunga. Tenetevi comunque un paio d’ore tra uno scalo e l’altro. Cercate di fare lo scalo in Europa (top sono Monaco e Francoforte), ed evitate lo scalo in US, altrimenti dovete occuparvi di immigration e valigia al primo aeroporto, e non a SF — sconsigliato.
Tanti ci chiedono come fare a venire a San Francisco e devo dire che non ci sono molti modi per dirlo: “andate a Malpensa e prendete un aereo”.
Questa non è mia, ma di Marco Palladino. Riguardatevi questa intervista che abbiamo fatto qualche tempo fa con il co-founder e CTO di Kong o almeno questa clip di un minuto:
2) San Francisco vs. Silicon Valley
Valutate i prezzi degli affitti, che oggi sono in crescita dato che c’è sempre meno gente che può permettersi di acquistare immobili — visti i tassi di interesse dei mutui. È un ottimo momento per acquistare casa “cash”, ma ça va sans dire, non ci riguarda.
San Francisco è sempre ottima, ma cara. La città è più adatta al networking semplicemente perché non si spegne alle 6:30 pm.
Silicon Valley un po’ più tranquilla e con un clima migliore — ma che ve lo dico a fare, non uscirete mai dall’ufficio, se non di sera. In realtà tanta gente si è spostata nella valle nel corso dei due anni precedenti, ma non credo che valga molto per i neo founder — più per le famiglie.
In generale: se dovete ancora raccogliere o avete raccolto un piccolo Seed dall’Italia prima di partire, San Francisco è il posto dove dovete stare. Punto.
Uno volta chiuso il round, che può richiedere giorni, mesi o anni, allora deciderete quale degli ambienti meglio si adatta a voi a alla vostra azienda. Ma abbiate pazienda poi ne parlo meglio verso la fine dell’articolo.
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3) Quando e come incorporare negli USA
La legal entity non vi serve subito ed è comunque meglio non incorporare a fine anno per evitare di pagare le federal e state tax + commercialista — CPA — solo per un paio di mesi. Fatelo a gennaio, a meno che non siate pronti per il lancio. In generale arrivare senza una legal entity non è un problema, tanto in 10 giorni potete farlo in loco — sia online che con un corporate lawyer a fianco. Se invece iniziate a fatturare o volete raccogliere i primi fondi allora dovete incorporare.
I costi vanno da $500 a qualche migliaio di dollari per la costituzione, ai quali dovete aggiungere il costo ricorrente di CPA e di tanto in tanto quello del corporate lawyer — che qui costa caro.
Nel caso di DIY — Do It yourself — noi abbiamo spesso parlato di Stripe Atlas, ma anche Clerky. Insomma avete solo l’imbarazzo della scelta. Nel caso di Stripe Atlas, ditecelo, perchè abbiamo degli sconti 💵.
Se invece volete essere assistiti ad ogni passo, rivolgetevi a Matteo (ditegli pure che vi mandiamo noi).
Ovviamente un corporate lawyer ha un retainer diverso dal costo del DIY. Un corporate lawyer è un buon supporto per iniziare a muovervi, specialmente quando l’azienda esiste già in Italia e dovete capire come fare il flip — spostando il vostro HQ negli USA.
4) Conto bancario
Un conto in banca meglio averlo quando incorporate. Vi è necessario sia se dovete raccogliere del capitale, che quando iniziate ad avere dei ricavi. Se quindi lo fate da soli e da remoto, cercate di selezionare un servizio che vi dia la possibilità di aprirlo da remoto. Il conto lo potete aprire ovunque, ma moltissime banche vogliono che siate negli USA. Solitamente consigliamo Mercury Bank o Brex — full disclosure, siamo investor di Brex — o Silicon Valley Bank. Scegliete quindi un servizio per l’incorporazione che includa questo “dettaglio”.
Se invece vi trovate già negli USA, allora non avete problemi e potete farlo in loco dopo aver aperto la legal entity corretta.
5) “Sì, ma tanto ci pensa il commercialista…”
In 🇮🇹 siamo abituati a pensare che il commercialista pensa un po’ a tutto e ci sollecita o avvisa quando dobbiamo fare qualcosa. Qui no!
Dovete essere voi a sapere cosa va fatto, quindi don’t panic e leggete sia quello che raccontiamo noi sul Dojo, che soprattutto quello che trovate online pubblicato da professionisti del settore.
Partite dalle guide e la documentazione che trovate su Stripe Atlas.
Una delle difficolta maggiori che incontrerete è proprio quella legata a colmare il gap di abitudini e norme che differenziano l’Italia dagli Stati Uniti: SSN, business license, federal + state tax, health care — mooolto importante 🙀 e cara — e tanto altro ancora. Marietti, CEO di Kong racconta in un’intervista condotta da Mike Volpi di Index Ventures che queste sono state le difficoltà maggiori. Eccovi una clip di quel passaggio:
La raccolta di capitale e la crescita di un’azienda sono complesse, ma i primi passi in un mondo completamente nuovo sono le questioni che possono intimidire maggiormente.
Tutti conoscono come funziona tranne voi, e pochi vi possono aiutare a completare i passi necessari per diventare un po’ più americani.
Dovete pensarci da soli, leggere e capire come si fa.
Alzare il telefono e chiamare gli uffici e, a volte, fare delle code per fare la richiesta al governo US — come per l’SSN.
5) Trovare un letto + una scrivania
Sì, intendo proprio un letto su cui crash-are la sera e non tanto una casa. Gli appartamenti singoli sono cari per le vostre finanze, a meno che non siate già in 2-3 a dividere. Qui non ci sono molte alternative ad Airbnb quando parliamo di short-term lease, anche se la cosa migliore e cercare di trovare qualcuno online che abbia un letto da affittare. Ci sono diversi forum di italiani in questa zona, anche su Facebook, ai quali poter chiedere se hanno un (divano) letto per qualche settimana. Cercate Italiani a San Francisco e provate a sentire cosa hanno. Guardate i prezzi delle hacker-house nelle quali potete avere un letto a castello in camerata con altri founder e due pasti al giorno per meno di $40. Ricordate che se abitate con altre persone siete obbligati ad esercitare il vostro inglese e inoltre è molto più facile che scopriate cose nuove.
Io ho fatto cosí. Oltre 10 anni fa ho affittato una room in un appartamento condiviso… vicino alla casa di Steve Jobs 🤣, da vero nerd. Il subaffittuario era un israeliano e grazie a lui ho potuto partecipare ad una serata — riservata ad israeliani — a Stanford nella quale il fondatore di Waze teneva uno speech. Eravamo una cinquantina di persone ed è stato molto interessante.
Tenete qualche soldino da parte per pagare la scrivania al co-working space dove andrete a lavorare. Questo è fondamentale perché il primo network lo creerete partendo da lì. Non conoscete nessuno e quindi il luogo nel quale andrete a lavorare ogni giorno — e spesso notte — è il primo dal quale iniziare. Sceglietelo provandone diversi per qualche giorno e valutando il network. Diversi co-working offrono un giorno di prova gratuito prima di pagare. Lavorare in un co-working vi forza ad uscire dalla vostra comfort zone e mettervi maggiormente in gioco.
Guardatevi Deskpass con il quale avete accesso ad un’offerta vasta nella zona:
Deskpass gives you access to coworking spaces across the city, no matter what amenities you need or what locale you’re looking for. You don’t need to commit to a venue or space—Deskpass opens the city up to you, so you can pick and choose what you want, when you want it.
6) Get out of the office
Partecipate a tutti gli eventi possibili: nel peggiore dei casi è un esercizio che vi servirà per avere una cena gratis che non sia pasta in bianco condita con olio d’oliva o ramen nuddles, come fanno negli USA — ma la pasta è meglio e costa poco.
Vivete il luogo — San Francisco e la Silicon Valley — il più possibile, liberandovi del timore del mettervi in gioco e senza nascondervi dietro al “non so cosa fare quando sono ad un evento”.
Preparate con cura la vostra agenda, cercate tutto quanto di interessante ci sarà online prima di partire, lavorate intensamente per un mese prima della partenza per sapere esattamente cosa fare e poi lasciate un po’ di spazio al caso — ma non troppo.
Le cose migliori per il vostro futuro, con molta probabilità, avverranno in questo modo: incontrando persone face-to-face e non su Zoom.
La video conferenza va benissimo per tante situazioni — come la demo del vostro prodotto — ma non per entrare nel circolo locale di San Francisco. A volte la connessione parte da una video call, ma poi la relazione si sviluppa solo di persona. Poi, ovviamente, usate ogni social media che riterrete utile per agganciare le persone con cui volete parlare — io uso Twitter e LinkedIn.
Abbiamo descritto più di una volta come costruire il vostro network, come in questo articolo uscito recentemente: Il vero segreto (e senso) del networking.
Partecipando ad ogni possibile occasione di incontro con altri founder, con VC, con angel investor avrete tutti i contatti che vi servono. Se è un italiano che vi porta ad uno di questi eventi, non passate tutta la serata a parlare con lui, ma apritevi a chi non conoscete. Per me è stato non facile all’inizio e non lo è ancora oggi. Ricordate che l’obiettivo è quello di entrare in contatto con altri che come voi sono parte di questa avventura e non quello di sentirvi rassicurati.
Privilegiate il contatto con americani ogni volta che potete e chiedete alla persona che vi ha invitato all’evento di presentarvi altre persone interessanti.
Il bello di Silicon Valley è che in queste occasioni potrà capitarvi frequentemente di conoscere founder di startup che sono sulla cresta dell’onda e che come voi hanno bisogno — almeno un po’ — di socialità. Questo non capita in tante altre zone della Terra. Nella mia piccola esperienza gli eventi più interessanti sono il lancio di un prodotto, un after conference party o anche solo founder breakfast o dinner. Alcuni sono gratis altri costano poche decine di dollari. Lanciatevi e non ve ne pentirete.
Ma c’è molto altro in zona che vi potrebbe semplificare la vita. Tempo fa anche le società di venture capital organizzavano dei party-evento — come quello famoso di August Capital. Ogni anno durante il TechCrunch Disrupt o altre conferenze maggiori come la SF Tech Week ci sono decine di eventi ineressanti.
Alla SF Tech Week non ci sono mai stato, ma credo sia imperdibile!
A volte, cercando su Twitter, si trovano anche modi per essere maggiormente coinvolti e vivere dall’interno questi eventi:
7) Ci vuole tempo… ed un visto 😁
Nulla di importante nella vita si costruisce nel giro di qualche settimana. Ci vuole tempo e tanta perseveranza, quindi usate i momenti che trascorrerete a San Francisco per seminare generosamente in ogni direzione. Se poi vi fermate per periodi lunghi — con il visto B1, ad esempio avete fino a 6 mesi di seguito, lo sapevate? — allora lavorate sul prodotto e chiedete quanti più feedback possibili.
I feedback e non il capitale sono il vero segreto di San Francisco.
Questo non dovete scordarlo mai. Cercate feedback e pian piano troverete il capitale. Non vale viceversa. La gente sarà sempre disposta a spendere 15 minuti con voi per darvi un parere e per chi di voi è stato nella zona sa che è un po’ lo sport nazionale.
Non appena avete deciso che volete stare lì e make a dent in the universe, iniziate subito a capire come per poter avere un visto lavorativo, senza il quale la vostra permanenza negli USA è sempre in bilico.
Ottenere un visto è il primo grande obiettivo che dovrete perseguire ed il modo più facile per ottenerlo è aver raccolto qualche centinaia di migliaia di dollari da investor italiani. Ma lo vedremo meglio al webinar del 25 ottobre.
Questo è un altro motivo per avere la C-Corp ed il conto bancario pronti il prima possibile. I primi $150-200,000 che raccogliete sulla vostra azienda devono quasi sicuramente arrivare dal nostro paese. In Italia avete infatti il vostro network più solido e importante. Sono i classici Friends & Family, amici di amici, imprenditori, manager e chiunque si possa qualificare per gli USA come accredited investor.
Ricordate, noi diicamo sempre che ogni round si compone di tanti check, spesso piccoli. Quindi partite da $10,000 come taglio minimo, ma anche i $5,000 vanno bene. Nella prima raccolta non siate picky e prendete ogni check che vi aiuti a comporre il totale che vi serve.
8) La prima raccolta di capitale
Bando alle ciance: il processo che vi raccomando per arrivare a raccogliere i primi capitali sulla vostra C-Corp è il seguente:
Partite per San Francisco armati di pitch deck e un prodotto — lanciato con target USA o globale, ovviamente in lingua inglese. Niente italiano, non vi serve.
Spendete 4-5 settimane a SF cercando di fare un reality check sul prodotto e man mano, affinate pitch e prodotto. Ricordate, feedback non capitale. Cercate occasioni per raccontare e mostrare il vostro prodotto a quante più persone della Bay Area possibili. Se qualcuno vi interessa in modo particolare, trovate modi per entrare in contatto con lui o con lei — è più facile di quanto non pensiate.
Tornate in Italia e con le armi ben affilate andate dritti alla raccolta di capitale sul vostro network italiano, fino a quando il totale non fa $200,000. Potranno volerci mesi, ma voi non mollate e dopo 30° NO, arriveranno alcuni SÍ. Nel frattempo, lo ripeto ancora una volta, imparate e migliorate pitch e prodotto. Ricordate che i numeri convincono sempre, quindi il prodotto non può stare fermo, deve crescere e se non cresce, capite perché.
Usate quei soldi per avviare i visti, stabilirvi negli USA e poter dare inizio alla vostra avventura.
Buon viaggio a tutti!
E ricordatevi di iscrivervi al webinar sui visti: è un’occasione unica di poter ascoltare e far domande ad uno dei top immigration lawyer di San Francisco.