VC Fund Stack: quali strumenti usa un fondo di VC?
Gli strumenti e i suggerimenti che gli investitori utilizzano per gestire le attività quotidiane dei loro fondi
Ciao 🇮🇹! Se ti hanno inoltrato questa email o arrivi da Linkedin, puoi iscriverti al Silicon Valley Dojo e ricevete i nostri post direttamente nella tua inbox.
Noi siamo dei forti sostenitori che investire in startup sia un lavoro più da boutique che da corporation. Il centro di questo assunto è che mentre un VC investe in aziende che devono poter scalare, fare lo stesso nel mondo del venture capital è estremamente raro. Ci sono aziende come Andreessen Horowitz che contano centinaia di persone nei loro team—oltre 240 nel 2021, ora superano le 500—e questo è un po il frutto della quantità enorme di capitali che hanno in gestione o under management, ma anche delle ambizioni dei fondatori che non credo che concepiscano nulla che non scali all’infinito.
La maggior parte dei fondi di VC lavora però con piccoli o piccolissimi team fatti principalmente da founder che hanno delle esperienze nel settore tech.
Per gestire un fondo (o più) con un team snello, è fondamentale dotarsi di strumenti software che possano supportare le operations quotidiane in maniera efficace. Oltre a questo le VC firm di piccole dimensioni, tendono a esternalizzare molte delle funzioni che non sono core business, ovvero tutto ciò che non sia analisi del deal flow, supporto alle portfolio company e investimento del capitale.
P.S. L’AI ci sta dando—e ci darà sempre più—una mano in questo senso, quindi il futuro è legato a strutture sempre più essenziali.
Siccome è un tema che secondo noi è molto interessante e poco approfondito, abbiamo provato a stilare una lista dei tool che usiamo in Lombardstreet Ventures con qualche commento. In fondo all’articolo trovate anche alcuni post interessanti scritti da altri VC in cui abbiamo trovato spunti utili.
Noi ci siamo organizzati così:
Google Workspace: per noi tutto è gestito su Google a partire dalla posta. Costa poco e formisce integrazioni con tanti strumenti che usiamo (come Hubspot e Zoom).
Hubspot: repository completa di tutte le mail, note, dati + pipeline dei deal e degli investimenti chiusi. Lo usiamo come source of truth di tutti i dati e come visual per la nostra pipeline/portfolio. E’ un tool nato per le vendite, ma estremamente flessibile e quindi adatto anche al nostro settore.
Google Drive: repository completa di tutti i file relativi al fondo e alle portfolio companies.
Google Sheets: questo lo usiamo per i file di gestione del portfolio, con tutti i dati aggiornati sulle companies e sui nostri investimenti. Un’alternativa che vediamo usata spesso è Airtable.
Notion: questo è il nostro principale strumento per ciò che è testuale o per fare piccoli database semplici. E poi supporta Markdown, di cui siamo grandi fan (disclosure: siamo investors in Notion).
Non lo vediamo adottato spesso in Italia, ma è fondamentale e non solo per i fondi. Diverse nostre startup, ad esempio, lo usano per i monthly update e per noi è comodissimo perchè in quel caso basta fare Duplicate della Page che ci inviano per inserirla nel nostro database degli update.Per il resto lo usiamo tutti i giorni in vari modi:
Raccogliere e catalogare tutti gli update delle company a portfolio
Creare il nostro Handbook per le portfolio companies (che condividiamo loro quando investiamo in modo che sappiano come lavorare insieme al meglio)
Tenere traccia di tutti i contatti che abbiamo con altri investor
Task management (con una view apposta prendendo spunto da questa)
Più in generale, per qualsiasi testo in bozza o meno che vogliamo condividere con il team, come recentemente i nuovi testi per la nostra website
Supernormal: per tenere le note e la trascrizione di tutte le call che facciamo. Durante le call con i founder prendiamo appunti anche noi, ma avere la trascrizione completa—con qualche minor glitch— e un summary fatto tramite AI è estremamente utile.
Discord: come chat nostra interna (funziona più o meno come Slack, ma è open source e ci piace di più). Alcuni fondi hanno anche un community Slack/Discord con dentro tutti i portfolio founder, con singoli channel #companyname dove includono il team del fondo + i founder per avere una comunicazione più diretta. È un approccio interessante, ma può aggiungere un discreto carico di lavoro. Ricordiamoci che l’obiettivo di un team efficace e di non aggiungere carne al fuoco che non sia indispensabile al raggiungimento dell’obiettivo.
Carta: per fund management e cap table management delle portfolio companies. Carta è una sorta di standard in Bay Area ed anche noi lo abbiamo introdotto di recente.
Calendly: per la gestione dei nostri appuntamenti (ne abbiamo provati diversi, questo li batte tutti a mani basse, anche se costa un po’ di più)
Zoom: per tutte le video call. Li abbiamo provati tutti, ma Zoom ha qualche grosso vantaggio: a) funziona meglio di ogni altra soluzione; b) è uno standard in Silicon Valley; c) è integrato con diversi tool—come GMail.
Substack: per questa newsletter, ma sempre più Partner nel mondo del venture capital lo stanno usando per scrivere le loro riflessioni.
Le nostre scelte sono sempre in evoluzione, per esempio recentemente abbiamo introdotto Supernormal (al posto di Otter.ai) e Calendly (al posto della gestione dei meeting di Hubspot), perché con un team piccolo, la scelta della giusta software stack è fondamentale.
Se siete interessati ad approfondire il discorso, queste sono alcune delle fonti che abbiamo trovato più utili nella costruzione della nostra stack (sia in termini di strumenti proposti, sia in termini di approccio):
VC fund stacks - Signature Block: questo secondo noi è uno degli articoli più interessanti che si possono trovare sul tema. È una raccolta di tech stack di circa 20 piccole VC firm. Le informazioni sono state raccolte dal team di Weekend Fund (Ryan Hoover, il founder di Product Hunt, è il GP), che è la firm che scrive Signature Block. Loro sono veramente smart su come gestiscono i loro investimenti e hanno scelto molto bene le persone da "intervistare".
An Emerging VC’s Tech Stack: A dive into Hustle Fund’s platform - Hustle Fund: questo è scritto da Will, Principal di Hustle Fund, che è un VC davvero in gamba. Hustle Fund è un fondo molto concentrato sul pre-seed, con un mega portfolio e un team abbastanza piccolo.
Una gentile richiesta
Se avete commenti, invece di spargerli sui diversi social, postateli tutti qui. Questa newsletter è nata per dare spazio agli italiani che vogliono creare startup ed è in italiano proprio per dare la possibilità a tutti di interagire. Quello che scrivete qui rimane a patrimonio di tutti, ecco perchè non risponderemo più a domande che ci inviate privatamente via email. Se ne avete, fatele qui e vi risponderemo.
PS: la Silicon Valley è bellissima in questo periodo perché siamo in piena Indian Summer. Questo articolo ha qualche anno ma crediamo che renda l’idea.
Sopreso di non vedere tooling per scouting di startups. Tutto passa parola o da incubators, niente Pitchbook etc.?
Domanda off Topics, rispetto all'articolo, ma penso possa essere interessante anche per altri founders.
Sto pensando a medio termine di trasferirmi a SF.
Oltre al lungo e complicato percorso dei visti, stavo cercando di orientarmi per avere una idea di budget minimo di sopravvivenza.
In generale ne avete già parlato in diverse occasioni, però sarebbe bello avere un articolo che permettesse alla fine di dire: bene, per fare una vita dignitosa, ho bisogno almeno di 5000 dollari al mese, o 10.000.
Cosa ne pensate?