ciao Massimo - grazie mille! ci siamo visti di persona a Novembre, poi in call qualche giorno dopo - prima del rebranding eravamo sotto "VOX", forse per questo il nome Sharly non ti suona famigliare. L'app però è grandiosa, appena la vedi fammi sapere i tuoi feedbacks.
quando c'è stato l'annuncio di chatGPT che ha, di fatto, innescato l'hype della AI conversazionale/generativa, mi sono bloccato con un progetto che, lentamente, sto portando avanti domandandomi quanto fossi retrogrado sviluppando un MVP sun una piattaforma no-code che "non" integrasse (by design o simulato) nulla di AI... sì, nella intera visione del business model c'è una parte legata a dati e analisi predittiva... ma immaginarsi SAAS senza una base di AI, è come fare contabilità usando i mastrini a schede mobili :D --- la domanda quindi è: investireste in una SAAS "totalmente" priva di uno stack tecnologico AI?
(nel frattempo, mi concentro su una attività proptech, meno "SAAS")
> la domanda quindi è: investireste in una SAAS "totalmente" priva di uno stack tecnologico AI?
Certamente, l'abbiamo fatto che di recente. Quelle che dico è che oggi molti stanno inserendo in corsa funzionalità AI nei loro SaaS, ma questo non è detto che serva o sia utile al prodotto dal giorno 1. Se il prodotto non è AI-centric, allora io andrei avanti e cercherei di dimostrare in tempi rapidi se esiste una "urgent need" che il mio prodotto risolve per gli utenti. L'AI ha senso forse in questi casi quando la user base diventa consistente. A noi, come a tanti, interessano prima di tutto prodotti che crescono in adozione velocemente e che riescono a mantenere alta l'utilità nel corso degli anni—non tutto ciò che cresce in modo incredibile nei primi mesi diventa poi un prodotto con PMF. In questo senso i prodotti AI o crypto ne sono un esempio. La grande hype iniziale deve essere sostenuta da una crescita costante ed elevata nel tempo, altrimenti l'effetto è simile a quello del outbound marketing fatto troppo presto nel ciclo di vita di un prodotto, specie B2B—spike di utilizzo e poi velocemente giù quando si smette di spingere.
tutto bello, ma il tizio di Rewinds sta un po' mentendo, e su una cosa che è un po' una bomba pronta ad esplodere.
Non si può usare GPT-4 ed avere tutto sul proprio computer perché GPT-4 non gira sul proprio computer, quindi in ogni caso i miei dati verranno mandati in qualche modo a OpenAI.
La slide "How rewind works" (a 2:07) mostra la parte meno interessante (OCR e ASR esistono da 20 anni) ed omette cosa succede dopo alle trascrizioni.
Poi nella slide dopo "How rewinds integrates with GPT-4" (a 2:21) sembra che sia solo la domanda ad andare a GPT-4 (che è nel cloud come si vede in questa slide), e di nuovo viene omesso che a GPT-4 vengono mandate anche le trascrizioni, altrimenti GPT-4 la risposta non la saprebbe.
Si vede bene nel video il momento in cui mente, a 2:21, lui dice "no screen or audio recordings leaves your machine" ... e si morde il labbro tra una slide e l'altra.
Quando questa cosa verrà fuori e migliaia di utenti si accorgeranno di essersi installati di fatto una microspia a pagamento, forse cambieranno idea. Sarebbe da chiedere al tipo se si sarebbe mai messo un apparecchio acustico se tutto quello che sente fosse stato mandato ad una multinazionale.. ed una con la
reputazione di OpenAI!!
Troppo spesso i founder che attraggono sono quelli che riescono a mascherare meglio la verità, nascondere i problemi, e vendere le soluzioni che non hanno.
Grazie per la precisazione. Io, in realtà, avevo aggiunto il link al public pitch semplicemente come esempio di come potrebbero cambiare le cose in futuro—in me lo auspico. Il fatto, ad esempio, che tu abbia evidenziato questi potenziali problemi nel pitch di Dan è estremamente utile a tutti e può aiutare a innescare in confronto: la peer review del pitch sarebbe utilissima.
Dovresti rispondere direttamente a lui nel suo tweet, mi sarebbe interessante vedere cosa risponde.
Il fatto per me più notevole di questo esempio è che l'intero processo di pitching, due diligence e investing—inclusa la peer review—sarebbe un reale plus al sistema, per tutti. E' un po' di tempo che ci penso.
Ciao Massimo - ti segnalo una Gen-AI made by italians in SF - Sharly AI (https://www.sharly.ai/) ti permette di chattare con ogni documento.
Grazie Simone, ci darò un'occhiata. L'idea mi sembra interessante. Se non l'hai già fatto, perché non applichi qui https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc3QFYhJL-2gCOtShBB3fW8lMGo_1Mx3YKIQGCGtV_6ZVvW4Q/viewform
ciao Massimo - grazie mille! ci siamo visti di persona a Novembre, poi in call qualche giorno dopo - prima del rebranding eravamo sotto "VOX", forse per questo il nome Sharly non ti suona famigliare. L'app però è grandiosa, appena la vedi fammi sapere i tuoi feedbacks.
bella idea! ho appena provato ma https://app.sharly.ai/ restituisce una pagina bianca...
ciao Gianluca - grazie per la segnalazione; che browser usi? Non riusciamo a riprodurre l'errore, vediamo correttamente landing page.
con Safari e Opera su Mac funziona; con Chrome no. Ti ho mandato via LinkedIn qualche schermata...
quando c'è stato l'annuncio di chatGPT che ha, di fatto, innescato l'hype della AI conversazionale/generativa, mi sono bloccato con un progetto che, lentamente, sto portando avanti domandandomi quanto fossi retrogrado sviluppando un MVP sun una piattaforma no-code che "non" integrasse (by design o simulato) nulla di AI... sì, nella intera visione del business model c'è una parte legata a dati e analisi predittiva... ma immaginarsi SAAS senza una base di AI, è come fare contabilità usando i mastrini a schede mobili :D --- la domanda quindi è: investireste in una SAAS "totalmente" priva di uno stack tecnologico AI?
(nel frattempo, mi concentro su una attività proptech, meno "SAAS")
> la domanda quindi è: investireste in una SAAS "totalmente" priva di uno stack tecnologico AI?
Certamente, l'abbiamo fatto che di recente. Quelle che dico è che oggi molti stanno inserendo in corsa funzionalità AI nei loro SaaS, ma questo non è detto che serva o sia utile al prodotto dal giorno 1. Se il prodotto non è AI-centric, allora io andrei avanti e cercherei di dimostrare in tempi rapidi se esiste una "urgent need" che il mio prodotto risolve per gli utenti. L'AI ha senso forse in questi casi quando la user base diventa consistente. A noi, come a tanti, interessano prima di tutto prodotti che crescono in adozione velocemente e che riescono a mantenere alta l'utilità nel corso degli anni—non tutto ciò che cresce in modo incredibile nei primi mesi diventa poi un prodotto con PMF. In questo senso i prodotti AI o crypto ne sono un esempio. La grande hype iniziale deve essere sostenuta da una crescita costante ed elevata nel tempo, altrimenti l'effetto è simile a quello del outbound marketing fatto troppo presto nel ciclo di vita di un prodotto, specie B2B—spike di utilizzo e poi velocemente giù quando si smette di spingere.
Ciao Massimo,
tutto bello, ma il tizio di Rewinds sta un po' mentendo, e su una cosa che è un po' una bomba pronta ad esplodere.
Non si può usare GPT-4 ed avere tutto sul proprio computer perché GPT-4 non gira sul proprio computer, quindi in ogni caso i miei dati verranno mandati in qualche modo a OpenAI.
La slide "How rewind works" (a 2:07) mostra la parte meno interessante (OCR e ASR esistono da 20 anni) ed omette cosa succede dopo alle trascrizioni.
Poi nella slide dopo "How rewinds integrates with GPT-4" (a 2:21) sembra che sia solo la domanda ad andare a GPT-4 (che è nel cloud come si vede in questa slide), e di nuovo viene omesso che a GPT-4 vengono mandate anche le trascrizioni, altrimenti GPT-4 la risposta non la saprebbe.
Si vede bene nel video il momento in cui mente, a 2:21, lui dice "no screen or audio recordings leaves your machine" ... e si morde il labbro tra una slide e l'altra.
Quando questa cosa verrà fuori e migliaia di utenti si accorgeranno di essersi installati di fatto una microspia a pagamento, forse cambieranno idea. Sarebbe da chiedere al tipo se si sarebbe mai messo un apparecchio acustico se tutto quello che sente fosse stato mandato ad una multinazionale.. ed una con la
reputazione di OpenAI!!
Troppo spesso i founder che attraggono sono quelli che riescono a mascherare meglio la verità, nascondere i problemi, e vendere le soluzioni che non hanno.
Ciao Simone,
Grazie per la precisazione. Io, in realtà, avevo aggiunto il link al public pitch semplicemente come esempio di come potrebbero cambiare le cose in futuro—in me lo auspico. Il fatto, ad esempio, che tu abbia evidenziato questi potenziali problemi nel pitch di Dan è estremamente utile a tutti e può aiutare a innescare in confronto: la peer review del pitch sarebbe utilissima.
Dovresti rispondere direttamente a lui nel suo tweet, mi sarebbe interessante vedere cosa risponde.
Il fatto per me più notevole di questo esempio è che l'intero processo di pitching, due diligence e investing—inclusa la peer review—sarebbe un reale plus al sistema, per tutti. E' un po' di tempo che ci penso.