Generative AI: the next big thing in Silicon Valley (e nel mondo)
Siamo alle porte di una nuova grande onda di innovazione tecnologica che in poco tempo cambierà il nostro modo di lavorare: vediamo come.
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Ciò a cui stiamo assistendo in questi mesi è il gonfiarsi di una nuova grande onda di innovazione tecnologica che cambierà il nostro modo di lavorare e di interagire con i computer e la tecnologia.
Lo so che sembra un’esagerazione, ma non credo davvero che lo sia.
Siamo di fronte alla prossima big thing ed è importante conoscerla molto bene.
This is a very different level. This is the skillful creation of new things.
James Currier, NfX
In questo articolo ne parleremo nel dettaglio e vi indicheremo le risorse migliori per approfondire ulteriormente in autonomia.
Qui sopra un esempio di come mi immagina DALL•E: uomo, bianco, middle aged, con la camicia e forse la cravatta, probabilmente gli occhiali, i capelli corti e scuri e forse una tazza sulla scrivania. Ha beccato solo gli occhiali e la tazza, ma degli “AI bias” non parleremo oggi se no stiamo qui una settimana 🤓
Qui di seguito invece, come mi vede Astria.ai. Per chi mi conosce: mi assomigliano?
Cosa significa Generative AI
Per “Generative AI” si intendono tutte quelle applicazioni di un modello AI che creano qualcosa che prima non c’era, partendo da uno spunto dato dalla persona davanti al computer.
Il modello AI viene utilizzato per generare nuovi contenuti (immagini, video, testi, codice…) sulla base di prompt, indicazioni date dall’utente. In questo modo l’AI diventa non solo strumento per cercare, catalogare, indicizzare, sintetizzare, ma vera e propria collaboratrice creativa, in grado di creare infinite bozze di contenuti a disposizione dell’utente.
Come DALL•E per esempio, o Midjourney, che permettono di creare immagini nuove (quindi non protette da copyright) partendo dalla descrizione in parole fatta dall’utente.
Potete vedere nell’immagine sopra un esempio concreto: io ho scritto “A painting of a Venture Capitalist from Silicon Valley writing a blog post about how Generative AI will change the world” e DALL•E ha creato le quattro immagini che vedete. Non le ha cercate su internet, le ha create da zero, sono immagini che prima della mia ricerca non esistevano.
Io poi posso scegliere un’immagine, modificarla, migliorarla, chiedere a DALL•E di raffinarla, di crearne variazioni: l’utente fa quindi il passo da bozza a lavoro finito, ma sono grazie al fatto che l’AI ha fatto il passo iniziale da idea a bozza.
Qui sotto lo stesso prompt, ma questa volta dato a Midjourney, e poi modificato e rimodificato:
Capite quindi come questo apra una nuova frontiera dell’interazione persona-computer, un nuovo step successivo al Web2 che evolve ancora le potenzialità del web (andando però in una direzione diversa rispetto al Web3, di cui avevamo parlato qui 👉 Web3: di cosa stiamo parlando, cos'è quest'hype e perché è fondamentale interessarsene).
Questa volta l’evoluzione è Read → Write → Generate.

Ci fa fare un salto enorme, risparmiandoci tutto il lavoro che sta tra l’idea e il suo perfezionamento: si occupa delle prime bozze, delle prime iterazioni, del passo da zero a uno.
Prende i nostri spunti vaghi e crea un prototipo, sempre più raffinato, del nostro contenuto finale: un primo logo, una bozza di un blogpost, una prima versione di un video.
Questo nuovo passo, il generate, cambia tutto: il software non lavora più per noi, lavora con noi, passando dall’eseguire al generare.
Perché proprio adesso
Principalmente perché la tecnologia è pronta, è accessibile, è a basso costo, è veloce.
La Generative AI negli ultimi due anni ha iniziato a diventare sempre più rilevante, ma è dall’inizio del 2022 che ha veramente guadagnato terreno, principalmente da quando sono state messe a disposizione le versioni open-source di GPT-3 (GPT-NeoX-20B di Eleuther.ai, lanciato a febbraio 2022, che genera testi) e di DALL•E (Stable Diffusion di Stability.ai, che genera immagini).
Questo ha allargato moltissimo l’accesso ai modelli in termini di costo, ma ne ha anche significativamente aumentato la qualità.
Finalmente costruire applicazioni su questi modelli AI è diventato fattibile, economico, veloce: il mercato è pronto per essere inondato e innovato.
It’s an old story in technology: the barriers go down, and boom…Cambrian explosion. We are in the early innings, but Generative Tech is a thing now. Here we go.
James Currier, NfX

Quali sono le applicazioni possibili
We can think of Generative AI apps as a UI layer and “little brain” that sits on top of the “big brain” that is the large general-purpose models.
Sonia Huang, Sequoia
Come abbiamo visto prima, i modelli AI sono “solo” il layer di tecnologia abilitante, ma perché davvero questo arrivi sul mercato è necessario costruirci sopra un’applicazione che risponda a un bisogno reale di un gruppo di utenti.
Quindi, che tipo di applicazioni possono essere create sulla base di questi modelli? Innumerevoli.
James Currier di NfX ne fa alcuni esempi:

Possiamo vedere che in generale queste applicazioni porteranno grossa disruption su due piani:
La creazione di contenuti e di concept creativi (pensate ad articoli, immagini, loghi, video, rendering 3D, canzoni…)
L’affiancamento (e sostituzione?) dei knowledge worker (sviluppatori, insegnanti, investitori, commercialisti, notai…)
Come abbiamo visto prima, queste applicazioni oggi nasceranno in particolare per rispondere alla necessità di generazione di concetti iniziali/prototipi (da zero a uno): il modello crea i primi spunti in base all’input testuale dato dalla persona → gli spunti creati dall’AI vengono poi raffinati manualmente dalla persona.

In futuro, nemmeno tanto lontano (vedi Jasper), anche la parte di raffinazione sarà gestita dall’AI, lasciando alla persona solo il compito di input iniziale e di controllo finale.
It’s similar to how snowflakes are generated in nature – millions fall during every storm, each totally unlike the one before it. But imagine that each one of those snowflakes could generate revenue for a business, cure a disease, or spark delight.
James Currier, NfX
OMMIODDIO LE MACCHINE CI RUBERANNO IL LAVORO?!?1!1
Sì, ma anche no. Le persone avranno sempre di più un ruolo di definizione della strategia e sempre meno di keyboard-monkeys: a me piacerebbe tanto avere un’AI che possa scrivere questo articolo al posto mio, facendolo però come lo vorrei scrivere io (con il mio tono, la mia sintesi, la mia opinione) 🥳
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Companies e applicazioni già attive
Ce ne sono già molte, qui vi faccio alcuni esempi significativi e poi vi lascio una bella mappa fatta da Sonya Huang di Sequoia che fotografa il panorama attuale delle applicazioni sul mercato (anche se a colpo d’occhio mi pare che ne manchino diverse, ma comunque è una buona base di partenza).
La più famosa è probabilmente Open AI (il CEO è Sam Altman, che è stato Presidente di YC per tanti anni - TUTTO TORNA!!), che ha creato GPT-3 e DALL•E, e si dice che raccoglierà il prossimo round a valutazioni da super-decacorn
Jasper, che utilizza l’AI per scrivere blogpost, è un’altra di cui si parla molto ultimamente: nata da 18 mesi, ha appena chiuso su Series A da $125M a una valutazione di $1.5B (in realtà non è propriamente così, in questo bel thread su Twitter il founder ne racconta la storia dall’inizio)
GitHub Copilot, che affianca i software engineer prevedendo e scrivendo fino al 40% del loro codice.
Ecco la mappa più completa, che trovate anche su Twitter:
Consigli per founder
Cosa potete fare, oggi, per cavalcare al meglio quest’onda quindi?
Provate tutti i tool di Generative AI in circolazione (questo anche se non siete founder): testateli, giocateci, pagate il primo mese/crediti, entrateci dentro. Non c’è altra strada se non attraverso (disclaimer: attenzione perché ci perderete le ore, crea dipendenza - io sono stata attaccata ad Astra.ai fino all’una di notte ieri)
Osate, e fatelo velocemente: se volete fare qualcosa nel settore iniziate oggi, perché la finestra è molto stretta, e si chiuderà presto
Potete creare un nuovo mercato o applicare la Generative AI a un mercato che conoscete bene, ma prima guardatevi bene attorno e ricercate (e di nuovo: provate!) tutti i tool esistenti
Se state già lavorando su una startup valutate la possibilità di inserire Generative AI feature per differenziarla dai competitor
Tutti, tutti, tutti (startup e grandi aziende) stanno cercando di capire come inserire queste tecnologie nel proprio prodotto, e lo stanno facendo oggi.
La chiave del successo sarà nella velocità di esecuzione unita alle capacità tecniche del team.
HIT IT HARD!
Per approfondire
[Essay] Generative Tech Begins - James Currier, General Partner @ NfX
[Video + Transcript] AI for the Next Era - Reid Hoffman from Greylock interviews OpenAI's Sam Altman on the New Frontiers of AI
[Essay] Generative AI: A Creative New World - Sonya Huang e Pat Grady, Partners @ Sequoia
[Essay] AI 2022: The Explosion - Coatue Venture
[Post] AI: Startup Vs Incumbent Value - Elad Gil
[Newsletter] Ben's Bites - Una newsletter con “your daily dose of what's going on in AI” (ma anche il profilo Twitter di @bentossel in generale)
[Article] Generative AI Startups Attract Business Customers, Investor Funding - WJS
[Article] Google plans giant AI language model supporting world’s 1,000 most spoken languages - The Verge
[Article] We’re Witnessing the Birth of a New Artistic Medium - The Atlantic
[Post] What to Watch in AI - Raccolta di opinioni di alcuni famosi VC sul tema: Reid Hoffman, Saam, Sarah Guo, Lan Xuezhao, Matt Turck, Leigh Marie Braswell, Nathan Benaich, Rob Toews, Cat Wu, e Michael Dempsey - The Generalist
[Database] Possible with AI - Una buona raccolta di tool AI da testare
[Startup Program] Converge - Programma per startup di 5 settimane organizzato da Open AI (iscrizioni fino al 25 novembre 2022)
[Database] The Generative AI Index - “the most comprehensive list of companies building in this space” creata da Scale Venture Partners
🚨Alert per tutti i founder italiani che vogliono applicare a YC🚨
Alcuni alumni YC italiani (Tobia De Angelis, Stefano Bernardi e Matteo Cera) stanno organizzando una serata a TAG (Milano) per founder che vogliono applicare al prossimo batch in cui faranno application review e mock interviews con i partecipanti. Poi per chiudere drinks offerti da Pioneer Fund (un fondo di alumni YC molto attivo, con cui noi abbiamo co-investito spesso).
Ottima occasione per chi vuole fare sul serio.
Per partecipare segnatevi qui.
Ottimo post, anche le fonti che avete messo alla fine.
Mi chiedevo: c'è qualche articolo che guarda la Generative AI in maniera scettica? Non ne ho ancora trovato uno
Grazie Irene, ci stiamo lavorando. Non so se riesco a partecipare a Milano perche' sono a New York, ma magari vi mando il mio socio.