I migliori essay di Paul Graham
Tutti gli imprenditori che stanno cambiando il mondo partendo dalla Silicon Valley hanno formato il proprio mindset (anche) sulle parole di PG.
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Titolo super clickbait, non me ne vogliate, ma non sapevo come fare a spiegare in una sola riga che TUTTI (o quasi) gli essay di Paul Graham meritano di essere letti e studiati, e che in questo articolo ne vedremo solo una piccola parte.
Come già ben sapete se leggete il Dojo da un po’, condividiamo moltissimo della visione del mondo e del fare startup di PG (soprannome con cui è famoso Paul Graham).
Recentemente mi sono trovata a riascoltare un intervento molto interessante di Paul Buchheit (inventore di Gmail e Partner a YC), in cui chiama Paul Graham il “Pied Piper dei nerd”, cioè il pifferaio magico dei nerd, riferendosi al fatto che i suoi essays sono la base su cui si sono formate generazioni di founder in Silicon Valley.
Ed è davvero così: tutti qui conoscono bene gli essay di Paul Graham, e capita spesso che durante le conversazioni vengano citati passaggi o concetti dai suoi scritti. Vengono considerati common knowledge, assolutamente imprescindibili per chiunque lavori in questo ambito.
Tutti gli imprenditori che stanno cambiando il mondo partendo dalla Silicon Valley hanno formato il proprio mindset (anche) sugli essay di PG.
Per questo ho pensato che con il Dojo dovremmo spingere un po’ di più per diffondere queste perle incredibili di saggezza, perché in Italia non sono ancora abbastanza conosciute.
Questo articolo è nato così.
E in parallelo è nato il progetto (a cui sto dedicando le mie serate e i miei weekend) di creare la versione italiana, da leggere o da ascoltare, degli essay di PG.
Pochissima gente legge volentieri cose complesse in inglese, veramente una minima parte, anche tra chi è in grado di farlo. E così, dopo essermi confrontata con diversi amici sull’utilità e fattibilità del progetto, alla fine ho deciso di mettere in piedi Paul Graham: il pifferaio magico dei nerd.
È un progetto scollegato dal Dojo, ma nato dalla stessa mission, con l’idea di fare una cosa collettiva: ognuno ne traduce e registra alcuni, e alla fine piano piano li raccogliamo tutti.
(Grazie a Davide, Marco, Linda, Tommaso, Erick, Maurizio, Iacopo, Augusto, Carolina, Vera, Emanuele, Salvatore, Lorenzo, Ariel, Alessandro, che si sono fatti avanti per dare una mano!)
Se volete aiutarci vi accogliamo a braccia aperte (gli essay sono più di duecento 😅).
Oppure potete iscrivervi per rimanere aggiornati, vi arriverà una mail ogni volta che c’è un nuovo essay disponibile: paulgrahamita.substack.com/welcome
Torniamo a noi.
Ci sono alcuni particolari essay di Paul Graham che hanno cambiato il modo in cui vedo il mondo, mi approccio agli altri, e prendo le decisioni (anche nel mio lavoro).
Li ho raccolti qui, con un paio di righe per ognuno.
Startup = Growth (originale) // Startup = Crescita (versione italiana)
Imprescindibile per chiunque voglia pedalare seriamente ai livelli che si vedono qui.
Analizza un concetto che all’apparenza è ovvio, ma che è sempre molto sottovalutato: la crescita, la sua velocità, la sua struttura.
Do Things that Don't Scale (originale) // Fate Cose Non Scalabili (versione italiana)
Controintuitivo e illuminante, ne avevo già parlato anche qui.
Dice una cosa, principalmente: “rassegnatevi a raccogliere i primi utenti in maniera manuale, uno per uno, è il modo migliore, fatevene una ragione”. È così vero e così poco ascoltato.
Six Principles for Making New Things // I Sei Principi per Creare Cose Nuove (versione italiana)
Per tutti quelli che stanno per iniziare qualcosa: partite in modo semplice, informale, veloce, senza complicare troppo il processo.
Analizzate i feedback ricevuti e poi iterate, e ancora, e ancora, e ancora.
Non abbiate paura delle versioni grezze 1.0, sono quelle che lavorano più agilmente sul product market fit.
Questo, purtroppo, è attualissimo.
Qua ci avevo scritto un articolo intero, per i più carichi.
Il concetto è molto semplice: ipotizzando che le vostre spese rimangano fisse nei prossimi mesi e la vostra % di crescita continui stabile, riuscite ad arrivare al punto di profitability prima di finire i soldi? Se sì siete default alive, se finite i soldi prima siete default dead.
Cosa fare in entrambi i casi? Ve lo spiega PG nell’essay.
Relentlessly Resourceful // Ostinatamente Ingegnoso (versione italiana)
Per i founder che vogliono farsi delle domande.
Il titolo descrive il carattere del founder che PG considera ideale: una persona ostinata, persistente, ma anche ingegnosa, nel senso di “capace di trovare soluzioni agili e snelle a problemi imprevisti”.
E tu, sei così?
Giusto in tempo per Natale! Non tutti gli essay di PG parlano di startup, VC o innovazione. Alcuni tra gli essay più belli descrivono alcuni approcci alla vita, che però sono in realtà una vera e propria forma mentis applicabile a tutte le cose, aziende incluse. Come in questo caso.
Life is Short // La Vita è Breve (versione italiana)
Per mettere tutto in prospettiva.
Must.
Se avete tempo e voglia, leggetevi tutti i suoi essay, sono davvero fenomenali.
Se avete ancora più tempo dateci una mano a tradurli in italiano e registrarli 🤓 (o almeno a spargere la voce!).
Ps: se non vi fidate di me, fatevelo dire dalla ChatGPT di OpenAI (sì, mi diverto moltissimo):
Iniziativa estremamente utile Irene!
“ Pochissima gente legge volentieri cose complesse in inglese, veramente una minima parte, anche tra chi è in grado di farlo. ”
Fiero di far parte dei pochissimi nerd che ama fare queste cose. Ma troppo spesso mi capita di sentirmi con le mani legate, vorrei condividere con altro quello che imparo ma non so come perché appunto non sono in grado di nutrirsi delle stesse fonti… ecco, questa iniziativa credo renderà molto più fruibili le giuste informazioni a chi vorrà servirsene. Chapeu!