Verso l'infinito e oltre
L'economia spaziale globale, un mercato che nel 2040 potrebbe crescere fino a 1 trilione di dollari, tra razzi riutilizzabili e viaggi spaziali umani commerciali.
Continuo oggi la serie di articoli che hanno come filo conduttore i trend che stiamo vedendo con Lombardstreet Ventures in Silicon Valley.
Il primo che ho scritto era sul futuro del Foodtech, in particolare sul cell e plant based food.
Oggi parliamo di Spazio, un altro settore su cui stiamo investendo e a cui siamo particolarmente interessati: recentemente abbiamo chiuso investimenti in Albedo Space e Xplore 🚀🌕🌌🛰️
È passato quasi mezzo secolo da quando gli esseri umani hanno lasciato la prima impronta sulla luna e durante quel periodo l'esplorazione spaziale umana si è concentrata in gran parte su missioni con equipaggio in orbita terrestre bassa oppure su esplorazioni scientifiche senza pilota.
Dopo un periodo in cui il mercato dello spazio è rimasto un po’ sotto i radar, oggi gli alti livelli di finanziamento privato, i progressi tecnologici ed il crescente interesse del settore pubblico, hanno ridato una nuova spinta all’esplorazione spaziale e ricominciato a far sognare guardando le stelle.
Cosa ha provocato questa spinta? Un singolo cambiamento tecnologico trasformativo spesso può innescare nuove epoche di modernizzazione, seguite da una serie di innovazioni complementari. Oggi lo sviluppo di razzi riutilizzabili può fornire un punto di svolta simile. Ovviamente stiamo parlando di SpaceX, la società di Elon Musk, che è tra i principali promotori ad avere riacceso questo hype. Altre società private di esplorazione spaziale hanno anche sviluppato tecnologie con grandi ambizioni come atterraggi con equipaggio sulla luna e altri pianeti oppure lanciarazzi a bordo di aeroplani che potrebbero lanciare piccoli satelliti ad un costo molto inferiore.
Al seguito di Musk sono poi arrivati altri due miliardari, Richard Branson di Virgin e Jeff Bezos di Amazon rispettivamente con Virgin Galactic e Blue Origin, precursori dei primi voli umani privati nello spazio. Tutti e tre immaginano e sognano di vendere nel prossimo futuro viaggi nello spazio a privati cittadini, a partire dai margini dello spazio con l’aereo spaziale di Virgin Galactic, passando per la sub-orbita con un razzo e capsula Blue Origin, fino ai viaggi LEO (low Earth orbit) tramite una capsula SpaceX Crew Dragon ed un razzo Falcon 9.
Anche il settore pubblico ha avuto il suo ruolo. Nel dicembre 2019, l'amministrazione Trump ha istituito un comando spaziale statunitense tra cui una forza per le operazioni spaziali ed un'agenzia per lo sviluppo spaziale. Poi, nel maggio del 2020, la NASA ha lanciato un volo con equipaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) su un razzo statunitense sviluppato commercialmente da una società privata, la già citata SpaceX. Il lancio ha rappresentato la prima volta che gli Stati Uniti hanno lanciato una missione con equipaggio sulla ISS, da quando il programma navetta era stato ritirato nel 2011.
Sempre la NASA sta riportando gli astronauti sulla Luna e poi su Marte con il suo programma Artemis, il cui primo lancio di test dovrebbe avvenire già alla fine di quest’anno. L’obiettivo finale con la missione Artemis 3 è un atterraggio sulla Luna con equipaggio che trasporta la prima donna e il prossimo uomo a mettere piede sulla superficie lunare. Come si legge dalla loro nota:
With Artemis missions, NASA will land the first woman and first person of color on the Moon, using innovative technologies to explore more of the lunar surface than ever before. We will collaborate with commercial and international partners and establish the first long-term presence on the Moon. Then, we will use what we learn on and around the Moon to take the next giant leap: sending the first astronauts to Mars.
Mentre i razzi riutilizzabili aiuteranno a ridurre i costi e rendere sempre più abbordabili le operazioni spaziali, sarà cruciale anche la produzione di massa di satelliti e la maturazione della tecnologia satellitare. Attualmente, il costo per il lancio di un satellite è sceso a circa $60 milioni, da $200 milioni, grazie ai razzi riutilizzabili, con un potenziale calo fino a $5 milioni.
Diversi report nell'ultimo anno, fatti dalle principali banche di investimento, hanno previsto che l'economia spaziale globale, attualmente valutata a circa 350 miliardi di dollari, potrebbe crescere fino a 1 trilione di dollari o più nel 2040. Un'industria spaziale da trilioni di dollari aprirà quindi nuovi mercati. Questo implica di conseguenza un sempre maggiore interesse degli investimenti in questo settore, con potenziali opportunità in campi come la banda larga satellitare e la consegna di prodotti ad alta velocità. A breve termine è probabile che lo spazio come tema di investimento abbia un impatto anche su una serie di settori al di là dell'aerospazio e della difesa, come i settori dell'hardware IT e delle telecomunicazioni.
Il tema più caldo e che più fa sognare sono sicuramente anche i viaggi spaziali umani commerciali.
Chissà quanto ci vorrà per questi ultimi, vi chiederete. Prima di quanto vi immaginiate è la risposta. Axiom Space, una startup su cui ho investito tre anni fa (che è già un unicorno), farà il primo viaggio spaziale con i primi tre clienti privati già nel 2022! Ovviamente il prezzo al momento non è abbordabile per tutti: i tre clienti pagheranno un biglietto di 55 milioni di dollari a testa per un soggiorno di otto giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Attendiamo che si abbassino un po’ i prezzi 😅, ma lo spazio è sempre più vicino.