Y Combinator: cosa succede quando venite ammessi al batch
Quando Y Combinator vi chiama per comunicarvi che siete stati ammessi al batch, è sempre una gran bella esperienza. Ma cosa avviene durante un batch di YC? Come funziona?
Siete già parte della community del Silicon Valley Dojo? Questo è il momento buono per rimediare.
Nella vita ho fatto diverse cose, ma non ho mai — purtroppo — creato una startup entrata in un batch di YC. Credo che avrei imparato e mi sarei divertito tanto, specialmente prima del 2014 quando Paul e Jessica gestivano ancora in prima persona molte delle cose — più Jessica, da quanto si legge. Quindi la mia è un’esperienza indiretta e vissuta di riflesso come investor ed appassionato del tema — sul quale credo di aver letto tutto il possibile.
Come abbiamo detto più di una volta, venire ammessi ad un batch di Y Combinator non è affatto facile ed anche se venite selezionati per l’interview — la prima scrematura delle candidature — avrete 10 minuti di tempo con un numero variabile di partner di YC — da 2 a 4 di solito — per essere parte del 1.5%-2% di aziende ammesse al batch e quindi al Demo Day.
Certo i numeri non sono incoraggianti: 16.000 richieste e 350 startup ammesse al batch di Gennaio-Marzo 2021 —YC W21. Non per questo non dovete provarci, anzi. Dovrete forse tentare diverse volte capire come venire inclusi, quindi, anche in questo caso “perseveranza” è la parola chiave.
Come funziona quando venite ammessi
Cosa accade quando ce la fate? Quale raffinato percorso vi attende nei 3 mesi che seguiranno?
Se vi attendete un classico percorso di accelerazione rimarrete delusi. Non dico che verrete abbandonati a voi stessi, ma YC si aspetta che siate molto proattivi nell’usare le risorse disponibili e chiedere i consigli che vi servono.
In realtà YC è famoso da sempre per non “coccolare” i propri founder e per lasciare loro il 90% del tempo per lavorare sul prodotto. L’obiettivo non è infatti partecipare al batch, bensì raccogliere capitale al Demo Day e per farlo vi serve una cosa sola: traction e velocità di crescita.
Quindi, il miglior modo per spendere bene il tempo durante il periodo del batch è quello di far crescere le metriche della propria azienda.
Following your passion and talking to users are key in making a company successful
troviamo scritto in uno dei numerosi articoli in rete relativi all’esperienza di un founder che ha preso parte al percorso.
In effetti, non fa una piega. Non avrebbe senso lasciare sul piatto il 7% della propria company solo per fare dei corsi di formazione su come creare una startup, non credete? Nessuno vuole investire su dei bravi studenti, quello che cerchiamo sono imprenditori ed ingegneri capaci e determinati a far crescere quello che hanno costruito.
Lo so, la maggior parte degli acceleratori al mondo baratta le quote della vostra realtà per formazione ed affiancamento da parte di mentor, con il plus del demo day a cui partecipano qualche decina di investitori.
Bene, YC no. In cambio dell’investimento di $125,000 riceve il 7% della company e cerca unicamente di spingervi a produrre dati abbastanza attraenti per le migliaia di investitori che vi ascolteranno.
Michel Seibel, CEO di YC, ha chiarito più volte questo concetto:
YC is not a school. It’s a collection of resources that is up to the founders to utilize.
Ecco perché non vi viene riempita l’agenda di eventi, ma ciò che vogliono è vedervi al lavoro.
A partire dal batch S20 — Summer 2020 — anche YC, come molti altri, è passato ad una modalità tutta da remoto sia per il batch, che per il demo day. Anche il prossimo batch S21 — le cui application si sono chiuse il 7 maggio — sarà così. Da questa esperienza l’acceleratore di Mountain View sta apprendendo talmente tanto che mi chiedo se mai tornerà indietro1. In fondo la gestione remota consente una maggior scalability del modello: costi minori, più startup, meno riunioni e meno logistica.
La settimana tipica di un batch di persona è strutturata come segue:
Founder “Dinner” ogni martedì alle 9:00 AM (PST)
Group Event ogni Giovedì alle 9:00 AM (PST)
Group Office Hours ogni 15 giorni ad orari variabili
1-on-1 Office Hour su richiesta dei founder
Occasionalmente qualche evento verticale.
Non ho ancora dati certi su come questo programma si sia modificato nel corso della pandemia — ma vi prometto che ne parleremo presto, ho in serbo una sorpresa.
Una cosa è certa, la Founder Dinner perderebbe sicuramente gran parte della sua attrattiva. Questa era una tradizione storica dei batch di YC, fin dai primi anni. Una volta la settimana i partecipanti al batch si riuniscono tutti assieme per una cena nella quale conoscersi meglio e nel corso della quale uno degli alumni di YC — o qualche icona di Silicon Valley — racconta la sua esperienza.
Ricordo che, da quanto leggevo, nei primi anni la cena era qualcosa tipo “riso e fagioli”, si dice preparata direttamente da PG — che tra le sue skill non include la cucina.
Le persone che si possono conoscere grazie a questi momenti sono incredibili. Ad esempio, Peter Thiel (PayPal, Palantier Technologies e Funders Fund) o Ron Conway (SV Angel):
Questi sono due investitori che se non conoscete, vanno assolutamente approfonditi. In particolare Ron Conway, il mio preferito tra tutti gli early stage investor della Bay Area. Credo che investa in startup fin dal 1994 — prima come angel e poi come venture capitalist. E’ stato il primo — o uno dei primi — check da $25,000 di Google. Su Wikipedia trovate diverse informazioni su di lui, tra cui:
He raised $4 million for his first venture capital fund, called Adam Ventures, in 1997. In December 1998 he started Angel Investors LP, a venture capital firm. Within two months he had raised $30 million for its first fund, Angel Investors I. Angel Investors closed on its second fund, Angel Investors II, at the end of 1999, raising $150 million. Angel Investors LP was an early investor in Google, Ask Jeeves, Loudcloud, and Napster.
Alle YC dinner hanno partecipato nel tempo fondatori che hanno creato aziende come Facebook, Reddit, Pinterest, FitBit, AirBnb, Cloudflare, Gmail, Justin.TV e tanti altri.
Sembra anche che una volta ammessi al batch e prima dell’avvio ufficiale del “programma” di solito partano diversi gruppi Whatsapp nei quali i founder si connettono e fissano delle call tra loro, per conoscersi.
Il primo dei valori di un batch di YC è l’accesso al loro network, tramite il quale, potete arrivare ovunque.
Una volta ammessi si ha istantaneamente accesso anche a Bookface, il social network interno tramite il quale di possono raggiungere tutte le risorse preziose di questo acceleratore. Basta un click per connettersi con alcuni dei founder di maggior successo di Silicon Valley.
Detto questo, sta a voi usare o meno quello che avete a disposizione. Le connessioni che chiedete devono essere parte di una strategia che vi aiuti ad avere dei feedback, ad allargare la base utenti del vostro prodotto, ad entrare in contatto con potenziali clienti.
Ricordate poi che in Silicon Valley i meeting devono avere sempre un senso di business chiaro e devono essere brevi — come abbiamo ricordato in più di un articolo in precedenza. Lo so, per un italiano non è sempre facile perché siamo abituati a parlare tanto a volte fino a stordire il nostro interlocutore, ma chi si occupa di vendite sa bene che vendere significa saper ascoltare.
Arriva il Demo Day
La domenica prima del Demo Day tutte le startup del batch tengono il loro pitch all’Alumni Demo Day, un palcoscenico ristretto nel quale gli unici spettatori sono le altre startup ammesse al batch:
The goal is to iron the last bugs out of everyone’s presentations in front of a friendly audience.
P.S. Per YC un co-founder è una persona con almeno il 15% dell’azienda e questi sono gli unici ammessi. Michael Seibel in un video intitolato “How to Split Equity Among Co-Founders” afferma:
Investors look at founder equity split as a cue on how the CEO values his/her co-founders. If you only give a co-founder 10% or 1%, others will either think they aren't very good or aren't going to be very impactful in your business. The quality of the team is often one of the top reasons why an investor will or won’t invest. Why communicate to investors that you have a team that you don’t highly value?
Arrivato il giorno fatidico del Demo Day — nel caso dei remote batch — i founder non presentano in diretta — questo è un peccato, devo ammettere — ed ogni startup pubblica nel sistema interno accessibile agli investitori una sola slide di summary e 1 minuto di video pre-registrato.
Nella versione di persona, invece, il Demo Day solitamente viene spezzato di un paio di sessioni che, a seconda delle edizioni, si svolge nell’arco di uno o due giorni a San Francisco o in Silicon Valley — varia di tanto in tanto. Le presentazioni sono in diretta dal palco dell’evento. In questo caso la presentazione dura circa due minuti e mezzo.
Il Demo Day rapprensenta solo un primo accenno alla vostra startup — ovviamente —, ma vi assicuro che un pitch ben piazzato di uno o due minuti determina in modo deciso quanti investitori vi contatteranno, oltre che la qualità dei contatti.
Un dato che credo vi interesserà molto:
nella settimana seguente il Demo Day le aziende di YC tipicamente raccolgono da 1 a 5 milioni di dollari.
Non tutte, ma una buona percentuale che varia a seconda dei batch. Altrettanto tipicamente, se tutto ha funzionato a dovere, la raccolta è molto veloce. Altrimenti è sintomo che qualcosa non sta funzionando: a volte è la valutazione, a volte il team o il prodotto, in altri casi il pitch, ma spesso sono i numeri.
Il network di YC rimane per sempre
Vorrei concludere ritornando brevemente sul tema del network.
Uno degli aspetti che spesso non si considera è il valore di essere parte per sempre del network di Y Combinator. Ad oggi YC ha un network di circa 6.000 founder che in qualche modo cercano di darsi una mano l’uno con l’altro un po’ come succedeva in Silicon Valley negli anni 70, quando imprenditori più esperti dedicavano tempo a chi creava un’azienda per la prima volta. Io purtroppo non sono parte di questo network, ma immagino che sia una rete molto potente ed efficace.
Una volta ammessi ad un batch, infatti, si entra a far parte degli alumni dell’acceleratore e si ha accesso alla piattforma Bookface. Come raccontavo in precedenza, questo è il punto di accesso al network di YC — una combinazione di Facebook, Quora e LinkedIn, come la definiscono loro stessi. Ma Bookface non è l’unico aiuto a disposizione. Entrare nel circuito di YC significa anche avere un aiuto su numerosi altri fronti durante e dopo il batch — anche negli anni a venire, quando alcuni di voi staranno facendo forse un’altra azienda. Vediamo qualche esempio:
Essere invitati al Camp YC, un meeting annuale degli alumni di YC della durata di un weekend durante il quale si svolgono workshop e attività tipiche di un camp — gli americani hanno una vera passione per queste cose che a noi risultano un po’ fuori dalla norma.
In media, i primi clienti 40-50 clienti di una startup di YC arrivano proprio dal loro network. Questo va sempre considerato, anche come investitore, per cui chi non riesce neppure a superare il primo scoglio sul fronte dell’acquisizione clienti in questo modo, forse ha un prodotto che proprio non va.
Accesso a community dedicate al vostro settore. Tutti sanno che raggiungere i propri utenti potenziali non è una cosa facile all’inizio. Come si fa? Dove li trovo? Come li raggiungo? Se siete alle prime armi, tutto questo rischia di diventare un ostacolo al decollo. YC, nel corso del tempo, ha creato delle liste email in grado di raggiungere community specifiche, come female founder, non-profit, hardware, biotech, CTO, ecc.
P.S. Se volete vedere tutte le startup che hanno preso parte a YC qui trovate il loro database.
Jessica Livingstone, co-founder partner di YC ed in qualche modo social radar dell’acceleratore2, scriveva qualche anno fa in un blog post dopo :
Y Combinator doesn't end after Demo Day. The dinners end then, but we continue helping the startups for years after that. We still give advice to startups we funded 5 or even 8 years ago.
Siamo giunti alla fine di questo articolo. Se vi è piaciuto aiutateci a difforderlo nel vostro network e, soprattutto, commentate:
I vostri commenti sono la parte più importante per noi. Ci fanno capire che dubbi avete, se stiamo centrando o meno il problema e se vi stiamo aiutando e quanto nel percorso che forse un giorno vi porterà a creare la vostra prima startup tra Italia e California 😉.
La Bay Area è però molto avanti con i vaccini per cui immagino che il W22 sarà di persona.
“… when I see a problem I've usually seen the same problem ten times before. It must seem to founders that I'm a mind-reader, but what's really happening is that their problems are less unique than they think.” — Social Radar: What I Did at Y Combinator.
"Io purtroppo non sono parte di questo network, ma immagino che sia una rete molto potente ed efficace." ... ma allora devo creare una startup, prenderti come co-founder, sbanchiamo il demo day ed il gioco è fatto 😁
Molto interessante, grazie!