Ieri Sysdig ha annunciato un nuovo round di investimento di $188M che la porta ad una valutazione ad oltre un miliardi di dollari. E’ la seconda startup fondata da italiani che raggiunge questo traguardo negli ultimi 3 mesi in Silicon Valley. Prima di lei Kong. Le due startup sono a San Francisco e non sono salite così in alto dalla mattina alla sera. Sysdig ci ha messo 8 anni, mentre Kong qualcuno in più. Tutte e due hanno cambiato rotta più o meno pesantemente — facendo quello che viene chiamato pivot — nel corso della loro storia. Entrambe hanno assunto centinaia di persone in tutto il mondo ed entrambe stanno assumendo in Italia. Ora, non sono partite come dual company — Sales & Marketing a San Francisco e R&D in Italia —, ma lo stanno diventando. Questo perché gli italiani che escono dal Paese, prima o poi, tornano ad investire sul Paese perché conoscono il talento che ha permesso loro di compiere i primi passi.
Che non sia questo il modo migliore per generare valore per l’Italia oggi? Loris Degioanni, Marco Palladino ed Augusto Marietti vivono in California e sono pronto a scommettere che la crescita delle loro aziende è appena iniziata. Date loro altri 5-6 anni e varranno 10 volte il valore attuale. Per allora avranno creato centinaia di opportunità in Italia e tanti italiani potranno godere di stock option della casa madre negli USA.
Altro fatto su cui riflettere: sono tutte e due aziende con un prodotto open source rivolto al business — B2B — con tanta ingegneria del software seria alla base. Che non sia un modello da seguire?
Ragazzi, datevi da fare. La strada è tracciata da tempo e basta solo seguire le orme di queste high-tech company.
Io ci ho sempre creduto. Come angel ho fatto 3 investimenti in 10 anni e due di questi sono diventati unicorn. Come è possibile? Perché, come dice Loris in un’intervista recente ad Eleonora Chioda, gli italiani in Bay Area, gli ingegneri e gli scienziati della rete, sono dei cockroach — degli scarafaggi — più che degli unicorn. Sono resilienti, non mollano, esattamente come dicevo nel mio ultimo post: la persistenza ed il talento sono la chiave.
Sarebbe potuto accadere in Italia? Con Sysdig l’avevamo chiesto al nostro primo angel investor — Steve McCanne CTO e co-fondatore di Riverbed.
Avresti investito su di noi se fossimo stati in Italia?
Steve ci ha candidamente risposto di “No”. Dopo averci “firmato l’assegno”, ci ha anche detto un’altra cosa, ma questa non ve la posso dire. Vi dico solo che volevamo farci una maglietta con quella scritta 😁.
Avrebbe potuto Federico Faggin fare ciò che ha fatto per il mondo del microprocessore nel nostro Paese? Chiedetelo a lui, ma la risposta è no — io lo so, credetemi sulla parola. E così tanti altri. Tutti però stanno, in un modo o nell’altro, restituendo e non per una questione di give back, ma perché alla fine gli italiani cercano altri italiani e ne conoscono qualità, talento e dedizione. Funziona e si può rifare over and over again.
Wow Massimo your best article!! Sapevo eri investor di Kong non di Sysdig..vorrei essere nel tuo...portafoglio !! La bellezza e' la diversita' dei 3 founders, 2 low study Augusto e Marco un super PhD Loris...come dire non esiste regola di studio per fondare e avere successo. Non sapevo che anche Kong da sempre refrattaria a altri italiani ora apra.. superrr! Per quanto riguarda la fedelta' degli italiani ...ho due super casi nostri Alumni che lavorano da Torino per aziende di Silicon Valley da 10 e 6 anni :Stefano Pistillo -Ipost e Andrea Sciano'- Sysdig ...appunto !
Assumere in Italia significa meno turnover e meno costi. In Silicon Valley i tecnici costano tanto e molto spesso dopo aver maturato le quote cambiano azienda!
Bella storia, bel pezzo. Grazie Massimo
Wow Massimo your best article!! Sapevo eri investor di Kong non di Sysdig..vorrei essere nel tuo...portafoglio !! La bellezza e' la diversita' dei 3 founders, 2 low study Augusto e Marco un super PhD Loris...come dire non esiste regola di studio per fondare e avere successo. Non sapevo che anche Kong da sempre refrattaria a altri italiani ora apra.. superrr! Per quanto riguarda la fedelta' degli italiani ...ho due super casi nostri Alumni che lavorano da Torino per aziende di Silicon Valley da 10 e 6 anni :Stefano Pistillo -Ipost e Andrea Sciano'- Sysdig ...appunto !
Assumere in Italia significa meno turnover e meno costi. In Silicon Valley i tecnici costano tanto e molto spesso dopo aver maturato le quote cambiano azienda!
un po' troppo mantra per i miei gusti. Tutto può essere, e il futuro è per definizione imprevedibile