8 Commenti
apr 6, 2021Messo Mi piace da Massimo Sgrelli

Che dire da giovane startuper avido di letture sul tema, avevo abbandonato la lingua italiana. Contentissimo di ricredermi con questo blog, ottimi contenuti.

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Ciao Sergio, pensavo di averti risposto, ma non vedo la Reply. Evidentemente non avevo premuto Post 😉. Noi abbiamo sempre scritto in inglese prima dell'avvio del Dojo. Poi ci siamo accorti che non esisteva effettivamente alcuna pubblicazione in italiano che raccontasse ogni settimana un po' di Silicon Valley e ne spiegasse logiche e lati "oscuri". Da quando abbiamo lanciato questa community abbiamo avuto delle risposte entusiastiche e speriamo che questo stia aiutando tanti a capire che possiamo partire dall'Italia e raccogliere a San Francisco — con alcuni "se" e "ma".

Aiutateci a comprendere cose volete sapere e scriveremo nuovi articoli centrati su quei temi.

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apr 6, 2021Messo Mi piace da Massimo Sgrelli

Ciao Massimo, avete fatto benissimo. Oltre alla lingua che aimè blocca tanti in Italia, il punto di vista di chi conosce come voi il nostro paese ma vive da venture capital USA è inestimabile. Soprattutto per chi come noi si sta preparando a cercare capitale e meeting dopo meeting è sempre più sicuro di volerlo fare all'estero.

Un tema secondo me molto importante è la TRACTION nel pre-seed/seed. Se ci deve essere e come deve essere e come mostrarla ai VC in modo corretto.

Soprattutto in questo contesto tradurla per un VC a San Francisco, mostrando numerini realizzati in Italia.

Grazie a voi dell'aiuto

spero vi leggano anche tanti VC italiani :-)

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apr 6, 2021Messo Mi piace da Massimo Sgrelli

Bello e preciso come sempre!! Bravi

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Davvero un bell'articolo Massimo, grazie! E' sempre importante fissare concretamente in poche righe i tratti eccezionali per diventare un founder eccezionale... grazie

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Caspita Massimo davvero un bel articolo. Mi ricorderò sempre di quando hai detto che hai dovuto “imparare a scrivere”. Non ricordo dove e quando lo hai detto ma me lo sono marcato dentro. E questa tua capacità qui è emersa alla grande!

A momenti mi sembrava di leggere un test della personalità, sai ENFJ-A, ecc. (BTW: da voi è una cosa che si prende in considerazione? Ci sono anche statistiche interessanti sulle personalità più diffuse tra gli imprenditori)

Mi hai fatto sorridere quando hai detto che per 20 anni hai letto solo business books, escludendo i romanzi, perché mi sento colpevole, haha. A me ha fatto crescere molto affiancare libri di psicologia, filosofia zen e self-awareness. Quelli li inserirei nella cassetta degli attrezzi di qualunque essere umano, specie un imprenditore. Ma se hai qualche romanzo umanistico da consigliarmi lo leggerò volentieri :)

Infine come risorsa aggiuntiva sulla validazione dell’idea , straconsiglio a tutti il libro The Right It del mitico Alberto Savoia, che forse hai anche la fortuna di conoscere personalmente, ed è un Personaggio speciale e simpaticissimo :)

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Ciao Luca, ho conosciuto Alberto qualche tempo fa ed il suo libro è interessante. Io ho letto di tutto. Noi siamo esperti di tecnologia e nel tempo abbiamo affinato la capacità di capire chi abbiamo di fronte — o almeno ci proviamo. Non facciamo test della personalità di alcun genere, anche se recentemente una persona mi diceva che Chris Dixon di a16z ha costruito la sua precedente azienda basandosi completamente su un test della personalità per valutare la compatibilità delle persone del team. Non saprei però dire se è una cosa che funziona o meno.

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Ciao Luca, pienamente d'accordo con la lettura di Aberto Savoia! Mi permetto di condividere anche questo articolo di Gagan Biyani che, per usare il linguaggio di Savoia, fa un ulteriore hypozoom su come verificare le ipotesi (https://review.firstround.com/the-minimum-viable-testing-process-for-evaluating-startup-ideas)

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