ciao! rubrica molto interessante, grazie mille. Volevo chiederti se oltre al trend del plant-based food e del cibo creato in laboratorio potresti citare altre startup del settore food (tipo quelle che lavorano sul tracciamento del cibo, settore che citi nel testo).
Poi ci sono quelle che lavorano con la blockchain per farlo, tipo https://www.ripe.io/ oppure un altro che stiamo seguendo che si sta spostando qua, molto interessante: https://www.provenance.org/
Questo settore è sicuramente molto interessante e da tenere d’occhio. Fra le alternative alla carne tradizionale, farei però una distinzione importante.
Da una parte ci sono i prodotti plant-based, fra cui gli ormai famosi hamburger di Beyond Meat e Impossible Foods. Qui c’è della tecnologia molto sofisticata: per esempio la “carne” di Beyond Meat è “al sangue” perché contiene una proteina dotata di gruppo eme (lo stesso gruppo metallorganico a base ferro che trasporta ossigeno e conferisce al sangue il suo caratteristico colore rosso), e questa proteina, trovata nelle radici della soia, è prodotta in quantità da un lievito OGM.
D’altra parte c’è la cosiddetta “clean meat”, che non è plant-based, ma è vera e propria carne: cellule di muscolo bovino (o di altro animale) coltivata in vitro, senza bisogno di uccidere animali e senza bisogno di dosi massicce di antibiotici, che creano pericolosa resistenza negli allevamenti intensivi. In questo settore c’è per esempio Memphis Meats (che ha il quartier generale a Berkeley, CA, non in Tennessee). L’anno scorso ha raccolto un Series B round da 161 M. Anni fa, il CEO di Memphis Meats Uma Valeti è stato ospite del popolarissimo podcast di Sam Harris a parlare del futuro della produzione del cibo.
Ciao Marco, grazie per il tuo contributo, conosco bene Memphis Meats, avevo mancato per un pelo l'investimento nel seed, ma erano andati rapidamente oversubscribed. Sempre nel filone cell based, dai un occhio anche a questa, visto che ti interessa l'ambito: Mission Barns ( https://missionbarns.com/ ), la loro tecnologia è molto interessante.
Tutto molto interessante, però alla fine non hai cambiato le tue abitudini alimentari ma solo i prodotti, passando dalla carne alla non carne con il sapore di carne! Per la salvaguardia delle risorse naturali può anche andar bene, il punto però resta l’educazione alimentare anche se non credo sia un problema dell’industria del food tech quanto piuttosto dei governi!
Ciao Marco, infatti concordo con te, e sono convinto che questo è quello che succederà, come scrivo in conclusione, e cioè sia una rivoluzione nel modo di mangiare e nel modo di produrre e consumare. Ovviamente serve tempo e non succede dall'oggi al domani, ma quello che sta accandendo nel food tech è uno dei tanti passi da compiere insieme a molte altre cose, per rimodellare e adattare.
Ciao Luigi! Siete stati veramente una bellissima scoperta, complimenti per la rubrica!
Per me sarebbe interessante capire quale sia effettivamente il processo di ricerca e produzione di questi cibi plant-based, avresti qualche consiglio da darmi su chi seguire o dove informarmi?
ciao! rubrica molto interessante, grazie mille. Volevo chiederti se oltre al trend del plant-based food e del cibo creato in laboratorio potresti citare altre startup del settore food (tipo quelle che lavorano sul tracciamento del cibo, settore che citi nel testo).
Ciao Pietro, grazie a te che ci segui. Eccotene qualcuna sul tracciamento del cibo e origine:
- https://www.harvestmark.com/
- https://www.safetraces.com/industries/food/
Poi ci sono quelle che lavorano con la blockchain per farlo, tipo https://www.ripe.io/ oppure un altro che stiamo seguendo che si sta spostando qua, molto interessante: https://www.provenance.org/
grazie mille!
Questo settore è sicuramente molto interessante e da tenere d’occhio. Fra le alternative alla carne tradizionale, farei però una distinzione importante.
Da una parte ci sono i prodotti plant-based, fra cui gli ormai famosi hamburger di Beyond Meat e Impossible Foods. Qui c’è della tecnologia molto sofisticata: per esempio la “carne” di Beyond Meat è “al sangue” perché contiene una proteina dotata di gruppo eme (lo stesso gruppo metallorganico a base ferro che trasporta ossigeno e conferisce al sangue il suo caratteristico colore rosso), e questa proteina, trovata nelle radici della soia, è prodotta in quantità da un lievito OGM.
D’altra parte c’è la cosiddetta “clean meat”, che non è plant-based, ma è vera e propria carne: cellule di muscolo bovino (o di altro animale) coltivata in vitro, senza bisogno di uccidere animali e senza bisogno di dosi massicce di antibiotici, che creano pericolosa resistenza negli allevamenti intensivi. In questo settore c’è per esempio Memphis Meats (che ha il quartier generale a Berkeley, CA, non in Tennessee). L’anno scorso ha raccolto un Series B round da 161 M. Anni fa, il CEO di Memphis Meats Uma Valeti è stato ospite del popolarissimo podcast di Sam Harris a parlare del futuro della produzione del cibo.
Ciao Marco, grazie per il tuo contributo, conosco bene Memphis Meats, avevo mancato per un pelo l'investimento nel seed, ma erano andati rapidamente oversubscribed. Sempre nel filone cell based, dai un occhio anche a questa, visto che ti interessa l'ambito: Mission Barns ( https://missionbarns.com/ ), la loro tecnologia è molto interessante.
Molto interessante questa rubrica sui trend emergenti in Silicon. Grazie!
Grazie Alessandro, ci fa piacere sia di tuo interesse. Sto già lavorando al prossimo.
Tutto molto interessante, però alla fine non hai cambiato le tue abitudini alimentari ma solo i prodotti, passando dalla carne alla non carne con il sapore di carne! Per la salvaguardia delle risorse naturali può anche andar bene, il punto però resta l’educazione alimentare anche se non credo sia un problema dell’industria del food tech quanto piuttosto dei governi!
Ciao Marco, infatti concordo con te, e sono convinto che questo è quello che succederà, come scrivo in conclusione, e cioè sia una rivoluzione nel modo di mangiare e nel modo di produrre e consumare. Ovviamente serve tempo e non succede dall'oggi al domani, ma quello che sta accandendo nel food tech è uno dei tanti passi da compiere insieme a molte altre cose, per rimodellare e adattare.
Ciao Luigi! Siete stati veramente una bellissima scoperta, complimenti per la rubrica!
Per me sarebbe interessante capire quale sia effettivamente il processo di ricerca e produzione di questi cibi plant-based, avresti qualche consiglio da darmi su chi seguire o dove informarmi?