Dove far partire una tech company nel 2021?
Spoiler: secondo questa ricerca il distributed/remote ha raggiunto oltre il 42% delle preferenze, SF al secondo posto
Qual è il posto migliore per par partire una startup tech perché possa avere il maggior successo possibile?
Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un tweet di Paul Graham (sempre lui, che citiamo in continuazione, lo so) che riportava un grafico elaborato da una ricerca di Initialized Ventures1 proprio su questo tema (grazie Tommaso!).
Il tweet dice:
The obvious surprise here is the shift to remote-first: from 6% to 42% in just one year. The less obvious surprise is that SF has lost less of its appeal than other cities. LA's appeal is down 75%, and Seattle's 90%.
E poi ancora:
The way I read this is: founders either want to move to SF, or nowhere.
Mi piace il termine che usa lui, sorpresa ovvia, perché la mia reazione è stata proprio così: mi sono stupita di una cosa che avrei ipotizzato anche da sola senza guardare il grafico. Ma vederlo nero su bianco fa un certo effetto.
Devo dire però che: la ricerca è fatta da Initialized, che è una VC firm di SF, e non un istituto di ricerca, che ha intervistato i founder del proprio portfolio. Quindi abbastanza biased le risposte, ma che secondo me rimangono una fotografia interessante e su cui fare un po’ di ragionamenti.
In particolare gli spunti interessanti che ci dà secondo me sono:
Il remote-first passa dal 6% dell’anno scorso al 42% di quest’anno: quasi una startup su 2 pensa che un’azienda distribuita sia la soluzione migliore (e devo dire che anche il nostro portfolio lo rispecchia)
San Francisco rimane saldamente al primo posto come opzione alternativa al remote, pur perdendo un po’ di grip
Tutto il resto praticamente è irrilevante: NYC perde il 50% dell’interesse, Los Angeles il 75%, Seattle il 90%
Other US cities lo leggo come un “inizio da dove sono — Boulder, Chicago, Austin, Boston — invece di trasferirmi da subito in un big tech hub”
Tutto ciò che non è US perde ancora interesse, dal 6% al 4.6%: devo dire che la ricerca è fatta da Initialized, che è una VC firm che investe negli Stati Uniti, quindi il dato va preso con le pinze, però probabilmente anche chiedendo a un founder italiano “a prescindere dai fondi che hai, da dove faresti partire la tua startup per garantirle il massimo successo?” le risposte sarebbero simili (o no? cosa dite?)
Miami non pervenuta 😂
Nota per completezza di cronaca su Miami: un amico e coder di San Francisco Francesco Sullo, da anni nel settore crypto, ci raccontava recentemente come Miami stia rapidamente diventando uno degli hub più rilevanti per le aziende crypto — che negli USA hanno sempre qualche problema a causa della regolamentazione eccessiva del settore.
Alcuni altri pensieri interessanti da tweet di risposta a quello di PG:
“Remote” wasn’t a serious option pre-pandemic. Now people starting a company in LA or Seattle call themselves “remote”. Appeal isn’t down, just geography doesn’t matter outside SF — Può essere che sia effettivamente così? E cioè che tutto ciò che non è San Francisco/Silicon Valley non è rilevante dal punto di vista geografico e quindi può essere considerato più “liquidamente” remote?
My guess is that many aren’t picking a place they think is great but just saying they don’t want to move to start a company. So, “other cities” might just be “where I am now” — Questo sottolinea il pensiero che ho avuto anch’io e che vi dicevo sopra, e cioè che other cities sia solo un modo per dire “visto che la geografia ha perso rilevanza, intanto inizio dove sono e poi vedremo”.
Why would a female founder, or a founder who wants to recruit and retain female colleagues, opt for Texas or Florida, where the bodily autonomy of women is threatened, over California? — Questo spunto lo trovo estremamente interessante (e tra l’altro è scritto da un uomo) e mi trova molto d’accordo. Per una founder donna, o per una startup che vuole attrarre e sostenere i talenti femminili nel proprio team, ci sono contesti migliori? E questo può influire sulla scelta geografica? Mi piacerebbe anche qui sentire le vostre opinioni (donne imprenditrici là fuori!!)
Seems like founders are either optimizing for network (i.e. SF) or for cost of living — Un po’ il riassunto della questione: i due poli SF/remote si riassumono in una scelta tra più network ma costi alti (SF) oppure meno network ma costi più contenuti e quindi più runway per lavorare sul network (remote)
Ultimo spunto:
(Scusate ma mi fan troppo ridere le battute sull’hype di Miami 😂🤡)
Vi lascio con la stessa domanda, mi piacerebbe raccogliere un campione assolutamente non statistico di risposte dalla community del Dojo: da dove nel mondo fareste partire la vostra startup per garantirle il massimo successo possibile?
Fatemi sapere che sono curiosa.
Ps: noi in agosto non molliamo, continueremo a scrivere e a scrivervi, ci vediamo sotto i vostri ombrelloni! Per quanto riguarda le Dojo Series, le sessione live con il team di Lombardstreet Ventures, riprenderemo a settembre e abbiamo in serbo una bella sorpresa 🎁
I dati vengono da questa ricerca, il grafico è stato elaborato dal Wall Street Journal in questo articolo (grazie Tommaso!)
Il team tecnico può permettersi di non trasferirsi oggigiorno grazie alla tecnologia. Il Ceo DEVE stare in un posto "caldo" dove il network e tutto ciò che lo circonda trasudi interesse, stimoli ed opportunità per il suo business. Utenti, partners, investitori in grande quantità sono in USA, San Francisco, forse in Israele che dicono essere la SV d'oltreoceano (ho sentito parlare bene anche di Ukraina e Cile). Di sicuro non sono in Italia; noi ancora oggi a causa della burocrazia, del nepotismo, dei pochi fondi a disposizione e della paura che il cielo ci cada sopra la testa siamo un paese del terzo mondo in quanto a poter offrire rapide opportunità alle startup! Infatti tutti fuggono appena possono come facevano gli artisti dell'ottocento, nel cercare un posto che li aiutasse ad esprimersi, si trasferivano tutti a Parigi dove l'arte in tutte le sue forme si respirava nell'aria e dove il network li aiutava a concretizzare le loro potenzialità! La Storia si ripete sempre.
Se la domanda è "da dove fareste partire la vostra startup", penso che la risposta giusta sia da casa mia. Pensare di andare a fare una startup da un'altra parte vuol dire credere di sapere già che prodotto farà, che mercato servirà, che tecnologie serviranno, pensare che non ci saranno pivot, ecc. Fare una startup è una near death experience quotidiana, non ha senso andare a fondarla in un altro paese, le chance che il progetto sopravviva un anno sono molto remote.
Quando ho lanciato un progetto per degli occhiali a realtà aumentata fashionable avevo pensato di insediarmi in Cadore, la zona leader mondiale nell'occhialeria, poi ho capito che era un errore.
Se invece la domanda è dove stare dopo aver trovato il product market fit o qualcosa del genere, allora il dubbio ha molto più senso.
Oppure può aver senso andare in SV se si parte dall'idea di voler fare il founder in generale, già pensando che il successo potrà arrivare al terzo tentativo.
Secondo me.