Novità da YC: nuovo batch + nuovo deal da $500K, vediamo le implicazioni
L’investimento standard di YC nelle startup ammesse passa da $125K a $500K (quadruplica), quali sono le conseguenze per founder e investitori?
Un post veloce per dirvi due cose importanti:
Y Combinator ha aperto le candidature per il nuovo batch, Summer 2022
L’investimento standard di YC nelle startup ammesse passa da $125K a $500K (quadruplica)
Vediamo tutti i dettagli.
Aperte le candidature al batch YC Summer 2022
Mentre il batch attuale — Winter 2022 — è in svolgimento (ci sarà il demo day a fine marzo), YC ha aperto le candidature al batch successivo, che indicativamente andrà da inizio giugno a fine agosto.
Qui vi avevamo scritto un articolo super dettagliato su come candidarvi: Mini-guida su come candidarsi a Y Combinator.
Ci sono due deadline per candidarsi:
Early deadline: 31 gennaio. Questa deadline è adatta alle startup che sono già più sviluppate e possono beneficiare del supporto di YC il prima possibile. I colloqui si terranno da metà febbraio a metà marzo.
Regular deadline: 24 marzo. Per tutti gli altri, soprattutto per chi ha bisogno di tempo per preparare la candidatura.
In ogni caso la risposta arriverà per tutti entro il 19 maggio.
Il nuovo deal standard di YC da $500K
È di pochi giorni fa la notizia che Y Combinator cambia il suo deal standard, aumentando il proprio investimento nelle startup che vengono selezionate.
Fino ad oggi YC investiva $125K per il 7% dell’azienda, con una SAFE post-money.
(Per approfondire lo strumento: SAFE: una mini-guida con tutto quello che c'è da sapere)
D’ora in poi YC investirà un totale di $500K così diviso:
$125K per il 7% con una SAFE post-money (uguale a prima)
$375K con una uncapped SAFE con MFN (Most Favored Nation): significa che la startup riceve $375K senza una valutazione stabilita (uncapped, come si dice in gergo), ma con l’accordo (MFN) di applicare a questo investimento i termini migliori (valutazione più bassa per esempio) che la startup negozierà con investitori futuri nello spazio temporale che va dall’investimento di YC al successivo equity round.
Vi vedo con quelle facce perplesse, la clausola MFN è sempre ostica da comprendere.
In sostanza il valuation cap della SAFE MFN sarà il più basso cap tra le SAFE emesse dalla startup dopo l’investimento di YC fino al primo equity round (momento nel quale tutte le SAFE aperte convertono); loro la raccontano così
“MFN means that this safe will take on the terms of the lowest cap safe (or other most favorable terms) that is issued between the start of the batch and the next equity round. Simply put, we’re giving the company money now but at terms you’ll negotiate with future investors.”
Con questa nuova — e brillante, per loro, ovviamente — aggiunta di capitale YC sta dicendo alle startup: “Vi diamo questi soldi ora e, per non bloccarvi futuri investimenti in nessun modo con termini-capestro, ci rimettiamo alle negoziazioni degli investitori futuri, ci fidiamo di quello che deciderete” — secondo me (Irene) è geniale.
Non è chiaro se questo cambiamento sarà effettivo dal batch S22 o direttamente da questo W22, ma sembra già dal W22 dai commenti di alcuni founder del batch corrente che hanno scritto “lucky to be part of this batch”.
Alcune considerazioni (sempre Irene) su questi nuovi termini, poi magari faremo un approfondimento qui sul Dojo più avanti:
Investendo $500K così presto YC si assicura una bella fetta di allocation negli early round di tutte le sue startup: già il 7% è un botto, con $375K aggiuntivi YC si porta a casa ulteriori punti percentuale, togliendo allocation ai piccoli investitori. Mossa abile, dal loro punto di vista, perché se avessero investito con termini più vantaggiosi/stringenti, avrebbero rischiato di spaventare gli investitori successivi. Invece con MFN lanciano la palla nel campo degli altri investitori, facendo i “finti” gentlemen, dicendo “prego prego, sceglieteli voi i term, noi stiamo qui in un angolino senza disturbare, i capi siete voi, ci adattiamo alle vostre decisioni senza fiatare, poi umilissimamente ci prendiamo UNA FETTAZZA BESTIALE DI ALLOCATION VISTO CHE ABBIAMO SGANCIATO $375K in un round pre-seed. Ma prego, i termini fateli pure voi”.
Hanno sdoganato in una botta due term che agli investitori non sono mai piaciuti: uncapped SAFE e MFN. Se prima di oggi erano usati veramente in casi estremamente rari e specifici, vediamo ora come cambieranno le cose al prossimo demo day. Certo è che a YC serve che un qualche term sia definito dagli altri investor, non possono tutti investire con MFN, altrimenti non ci sono N da cui ereditare le clausole 😅.
Penso che quelli che pagheranno maggiormente il prezzo di questa scelta saranno i piccoli investitori, principalmente angel, perché da qualche parte quei $375K vanno tolti, l’allocation nei round non è infinita. Penso che le VC firm (come noi) non saranno troppo impattate, visto che per una startup è molto comodo/validante avere dei VC negli early round, quindi tra angel e VC — a meno che l’angel non sia incredibilmente strategico — verrà lasciato il posto ai VC e tolto agli angel.
L’alternativa, per far posto a tutti, è alzare ancora le valuation, ma mi sembra che siamo già a livelli fantascientifici, quindi spero (per noi!) che questo non avvenga (ma il rischio c’è!).
Soprattutto verrà saltato a piedi pari quel pre-demo day angel round che le startup facevano a valutazioni basse per crearsi un cuscinetto prima di raccogliere dai VC al demo day: qualunque deal facciano dopo l’investimento di YC, i founder devono sapere che la valutazione più bassa che negoziano (anche con il loro zio che ci mette $10K) sarà poi la stessa ereditata grazie all’MFN da YC, ma nel loro caso per ben $375K, quindi una fetta bella grossa di azienda. L’unico modo per uscirne è che anche i piccoli investitori iniziali facciano una SAFE uncapped con MFN, così non settano una valutazione troppo bassa da permettere a YC di accaparrarsi altri punti percentuale, pur mantenendo la garanzia di avere il deal migliore possibile pre-equity round.
Questa mossa era abbastanza telefonata: già molti altri competitor di YC (BoostVC, Pear VC...) avevano alzato il deal standard a $500K, era solo questione di tempo perché anche YC alzasse la posta. Non era scontato che lo facesse con un deal così intelligente e strategico.
Questa mossa era abbastanza telefonata - parte 2: con le valutazioni dei Series A altissime, YC vuole avere la garanzia di entrare prima possibile nei round, senza rischiare né di essere tagliati fuori (avendo già troppa equity), né di entrare con i termini peggiori nei round successivi.
In realtà anche prima YC faceva investimenti successivi in molte delle startup dei suoi batch, MA: non in tutte, e soprattutto senza nessuna garanzia che i founder accettassero un ulteriore investimento di YC (se in un round c’erano già grosse VC firm coinvolte non era detto che i founder accettassero di lasciare ulteriore allocation a YC, detenendo già il 7%)
Con questo investimento importante ($500K) YC toglie in buona parte la pressione del fundraising dalle spalle dei founder: se anche non trovassero proprio alcun investitore (improbabile, dopo YC, ma mettiamo il caso) avrebbero comunque una runway decente (as much as mezzo milione di dollaroni può garantire) per riuscire a portare a casa un po’ di traction e validazione, e poi con quella nel caso andare a raccogliere in un momento successivo. Da un commento su Hacker News di un founder: “Because of this, I'm able to go into pitch meetings with investors around demo day in March with more leverage – I no longer need capital from them to keep the company moving in the short term. I can also make capital intensive moves I otherwise would have waited to do.”
Corollario del punto sopra: diventa ancora più facile per i founder decidere di lasciare i propri day job una volta accettati in YC: con $500K si riesce a star tranquilli in 2-3 co-founder per un po’.
Togliendo la pressione del fundraising si dà la possibilità i founder di essere più selettivi e di accettare quindi solo investimenti strettamente necessari e solo investitori strettamente in selezionati — anche se la velocità di chiusura del round conta sempre moltisssimo.
Sempre il founder di cui sopra su Hacker News: “As to whether YC is a value add for us with the dilution it incurs: yes, absolutely. The valuation cap we're raising at has doubled, we have access to a great network of people and companies (this has a real and significant effect), and we were able to convince someone with the YC funding to leave their stable and well paying job to join us.”
Insomma, YC si riconferma super founder-friendly — e forse un po’ meno angel-friendly 😁 —, alzando ancora una volta l’asticella di amichevolezza/disponibilità nel rapporto founder-investor (che non può essere altro che win-win).
Se già prima faceva piazza pulita di startup adesso CIAO.
Mi sorge un dubbio (commento di Massimo)
Un punto solo del loro approccio mi lascia perplesso ed è quanto ha affermato nel blog post di lancio da Dalton Caldwell, YC’s Managing Director, Architect, e long-term Group Partner — l’ideatore di questa novità:
… if founders stay lean, this is more than enough capital to survive for years, regardless of the economic environment.
Vero, verissimo, ma l’affermazione mi suona come un po’ come “ragazzi, alla gran parte di voi non serve altro capitale”. Il che va bene, per frenare le raccolte non necessarie che mettono sul piatto promesse che difficilmente si potranno mantenere, ma in qualche modo fa capire che la partita potrebbe essere riservata a YC — come investitore. È come dire, prendete il nostro capitale e poi pensate al fund raising più avanti. Ma il valore di YC è proprio il network che crea e l’impatto al demo day… Speriamo siano in buona fede — cosa che personalmente credo — e che si tratti semplicemente di un adeguamento ai tempi che cambiano — in fretta, come sempre. Detto questo sposo al 100% l’affermazione di Dalton: stay lean, abbiate un approccio frugale, perché con $500,000 potete fare un sacco di strada e dimostrare un sacco di cose.
In sintesi, i punti in sospeso sono:
Come — se — cambieranno i deal degli altri acceleratori che ancora non hanno alzato la posta (TechStars, 500...)?
Verranno accettate meno startup nei batch? Considerando un batch da 400 startup come il precedente, YC dovrebbe investire 200 milioni di dollari (a fronte degli attuali 50 milioni, l’investimento in ogni batch quadruplica)
Che impatto ci sarà sulle valutazioni early stage (pre-equity round)?
Che impatto ci sarà sulle allocation per piccoli VC e angel nei round early stage?
Verranno introdotte più SAFE uncapped con MFN per i primi check?
Che ruolo avrà la presenza da leone di YC nella cap table delle startup dei suoi batch?
Nota interessante: su Twitter e Linkedin la gente è impazzita, tutti carichi duri (in particolari per i $$$ aggiuntivi). Su Hacker News invece (parte della “rete” dei servizi di YC) ci sono un sacco di commenti scettici (in particolare sul tema diluizione dei founder e “fettazza” 🍰 che si accaparra YC in questo modo).
Avevo detto post veloce, mi è scappata un po’ la mano 🤓… poi è arrivato Massimo che ha rincarato la dose; ma voleteci bene anche così, il tema ci appassiona come sempre.
concordo: è geniale come pensata e in un sol colpo fa man bassa delle prime quote e da sicurezza ai founder 😉
Ottima mossa di YC, e ottima la vostra analisi, grazie. A costo di fare il solito italiano che cerca sempre la furberia, mi chiedo: e se il next equity round lo faccio con mio zio Angelo, che investe $10k a una valutazione di $375M, YC si becca un millesimo della startup? Hahaha.