Valutazioni alle stelle e record di investimenti negli USA (e ne parliamo presto insieme 🚀)
“The Sharpest of Recoveries”: il recupero più verticale e veloce mai visto.
Oggi vorrei parlarvi di cosa è successo in questa prima metà del 2021 tra valutazioni in crescita verticale e investimenti da record.
Se siete particolarmente interessati al tema oggi abbiamo aperto le iscrizioni per il secondo incontro delle Silicon Valley Dojo Series, che si terrà il 21 luglio, e sarà intitolato “Come dare una valutazione alla propria startup”. Cercheremo di chiarire un po’ le idee — che sul tema sono spesso molto incerte — e di condividere esperienze sia come founder che come investitori. Parleremo del tema a tutto tondo, dai fattori che influenzano la valutazione, agli elementi chiave della raccolta da considerare (come ammontare, diluizione, runway), fino a una panoramica dei range oggi considerati piuttosto comuni in Silicon Valley.
Quello dell’ultimo periodo viene definito “The Sharpest of Recoveries”: il recupero più verticale e veloce mai visto.
Voglio farvi vedere un po’ di dati e numeri, così potete davvero rendervi conto della portata di quello che sta succedendo negli Stati Uniti (e di riflesso nel mondo).
Dopo un 2020 con valutazioni più basse e un numero totale di deal leggermente inferiore all’anno precedente (ma non inferiore per ammontare di $ investiti, $167B!), il 2021 è ripartito superando tutti i record mai raggiunti in precedenza.
Solo nel Q1 2021 (primo trimestre) sono stati investiti negli Stati Uniti 69 miliardi di dollari — più di un terzo del 2020 (in un quarto del tempo).
Una grossa fetta di questi $69B sono stati investiti nei cosiddetti mega-deal (round di finanziamento dal valore di oltre $100 milioni): ben $41.7 miliardi sono stati investiti così, in “soli” 167 round.
Questi numeri ricordiamoci che riguardano solo gennaio, febbraio e marzo del 2021. In tutto il 2020 c’erano stati 336 megadeal, quasi esattamente il doppio del Q1 2021, per un totale di $76.6B (vedi grafico sotto).
Ma veniamo alle valutazioni (sotto trovate il grafico con i dati).
Quelle che sono veramente in impennata sono quelle del late stage, collegate quindi spesso ai mega-deal di cui sopra: per raccogliere un round da $100M+ è chiaro che si deve avere una valutazione che cresce di conseguenza (Series D o E).
La valutazione media per un round in late stage nel 2021 è stata per ora di $170 milioni, a fronte dei $75 milioni del 2020 e $40 milioni del 2011: il delta è stato maggiore nell’ultimo anno che nei precedenti nove 🤯
Qui ci sta un bel:
Anche le valutazioni pre-money per Series A e B sono cresciute, dai $30M del 2020 ai $42M del Q1 (anche qui un buon +40% di crescita nel giro di tre mesi).
Seed e Pre-Seed secondo PitchBook non hanno avuto grosso impatto, ma è da notare che quella del report è una media nazionale degli Stati Uniti.
Noi in Silicon Valley abbiamo decisamente notato un aumento delle valutazioni nel 2021, specialmente in startup provenienti da quest’area (ne avevo parlato in parte anche nell’articolo sul demo day di Y Combinator, proprio a fine Q1).
Per dire: PitchBook dà come dato medio per Angel/Pre-Seed i $5M e per Seed i $7M. Io, pur non avendo raccolto dati precisi su tutti i deal che abbiamo valutato nel 2021, posso dirvi con ragionevole certezza che il 99% di questi in fase Seed rientrano in una finestra di valutazione tra i $10M e i $20M, attestandosi spesso tra i $14M e i $16M. Pre-Seed poco meno, intorno a $8-10M tendenzialmente.
Qui i dati del report di PitchBook sull’andamento delle valutazioni:
Se volete approfondire trovate anche in questo articolo di CrunchBase dei dati interessanti: North American Startup Funding Was On Fire In Q1.
Ultimo spunto, sempre in tema valutazioni: da ottobre 2020 sono 69 i nuovi unicorni (aziende valutate $1B+) sfornati dalla Silicon Valley.
30 a New York, 8 a Los Angeles. Nelle prime 15 città che hanno creato unicorni ne troviamo 9 americane, 2+1 europee (Parigi, Berlino + Londra).
Direi che si può chiudere qui il dibattito sulla “nuova Silicon Valley” a Miami o sulla perdita di rilevanza della Silicon Valley 😂.
Grazie a Tommaso Tosi per il grafico sopra (e anche per avermi fatto ridere):
Insomma, qua la situazione si sta facendo particolarmente interessante, le valutazioni sono partite a razzo e il capitale investito cresce a vista d’occhio.
Noi incrociamo le dita fortissimo che nei prossimi mesi (si vocifera per il Labor Day, inizio settembre, ma speriamo molto prima) riaprano gli ingressi negli Stati Uniti, speriamo di vedere sempre più founder italiani aprire relazioni con queste zone.
I dati medi delle valutazioni sono interessanti e aiutano ad essere fiduciosi sul futuro. La prospettiva cambia un po’ se parliamo di quale valutazione dare alla vostra startup nelle primissime fasi della raccolta. Abbiamo scritto qualcosa tempo in questo articolo e l’entusiasmo scatenato da quel post ci ha convinti del fatto che dobbiamo approfondire in diretta.
Quindi, se volete venire a parlare di valuation con noi, ci vediamo il 21 luglio alle 17. Questa volta saranno due ore di incontro (perché l’altra volta abbiamo sforato tantissimo per rispondere a tutte le domande) con una bella fetta di Q&A.
Speriamo di essere in tanti come la volta scorsa, è stato bellissimo vederci in faccia e iniziare a “conoscervi”.
Ci vediamo lì!
Ciao Irene, avevo letto che l'anno scorso le valutazioni medie erano salite perchè c'erano stati molti round di "continuazione" dove gli investitori avevano fornito capitale alle startup già in portafoglio per aiutarle a superare il "momento" Covid. Secondo voi una parte di questo effetto può valere anche per i numeri di quest'anno che mostri nell'articolo oppure è una dinamica diversa? Questo può comportare meno attenzione o un rallentamento sull'early stage?