Oggi rispondiamo a una domanda che abbiamo ricevuto su questo form da qualcuno di voi:
Come creare una startup in un settore nel quale non si ha esperienza lavorativa e conoscenza diretta?
Max ha risposto con un video (o l’audio che trovate all’inizio dell’articolo), io (Irene) vi aggiungo qualche riga di contesto perché penso che possano essere utili per inquadrare bene il problema.
Intanto cogliamo l’occasione per ricordarvi che se avete domande potete mandarcele sempre tramite il form (lo lasciamo aperto), noi risponderemo pian piano qui sul Dojo (in un articolo come questo di oggi o questo):
Veniamo a noi.
La domanda di oggi è sull’importanza di quello che in gergo viene chiamato “founder/market fit”, e cioè: quanto il founding team è adatto a risolvere il problema in quel mercato specifico.
Qua la risposta di Max, sotto un po’ di approfondimento:
Normalmente il founder/market fit si ha in tre modi principali:
si ha già avuto esperienza lavorativa in quel settore
si ha una laurea o un’esperienza di studio significativa nel settore
si conosce il problema da vicino perché se ne ha avuto esperienza diretta
Ma non è detto.
Ci sono altre strade, ne abbiamo viste tante sfumature diverse.
Un esempio su tutti, che per noi è sempre significativo: abbiamo incontrato founder che conoscevano benissimo il mercato perché per qualche motivo, diverso da quelli elencati sopra, ne erano diventati ossessionati/appassionati.
Ricordiamo l’importanza del mercato:
Dal punto di vista di un VC, in round pre-seed e seed soprattutto, dobbiamo dire che il founder/market fit è sicuramente uno degli aspetti principali che si cercano in un team.
Investendo agli inizi non si hanno tanti segnali, tante conferme che la startup funzionerà: avere il founder/market fit è sicuramente un buon punto di partenza e un fattore di fiducia in più degli investitori.
MA!!
Ci sono casi e casi, come dice Max nel video.
A volte conoscere le dinamiche di un mercato troppo a fondo rischia di essere uno svantaggio perché rende difficile innovare in maniera significativa il settore.
È complicato “to move fast and break things” se per anni e anni ci si è mossi in maniera certosina all’interno di un labirinto di burocrazie e meccansimi di settore.
Si rischia di innovare creando scorciatoie nel labirinto, invece di pensare a un’alternativa completamente nuova rispetto al labirinto.
Detto questo, un consiglio pratico per concludere: se non avete esperienza diretta (per lavoro, studio o storia di vita) in un determinato settore, diventatene appassionati e “ossessionati”, e dimostratelo ai vostri futuri investitori in maniera chiara e misurabile.
La domanda che un VC ha in testa mentre vi sta incontrando è: “sarà questo il team giusto per risolvere questo problema meglio, prima e con più ritorni di tutti gli altri?”
Per approfondire ulteriormente: The 4 Signs of Founder-Market Fit
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